Si era uccisa la settimana scorsa, ma il marito ha diffuso la notizia solo oggi. Marie Caro, madre della fotomodella Isabelle Caro morta recente di anoressia a 28 anni, si è suicidata. “Non ha retto al dolore e al tremendo rimorso” ha detto l’uomo. Si sentiva incolpa “per averla fatta ricoverare, perché Isabelle non voleva andare in quell’ospedale”.



Intervistato da un quotidiano svizzero, Christian caro ha poi detto: “Si è tolta la vita la settimana scorsa, non riusciva a farsi una ragione della morte di Isabelle, si addossava colpe terribili, in particolare perché aveva consentito che la figlia venisse ricoverata. Insieme avevamo progettato una cappella per lei, adesso diventerà la tomba per mia moglie e mia figlia”. Isabel Caro soffriva di anoressia da quando aveva 13 anni. Dopo la sua morte, il padre aveva sporto denuncia: “Ci avevano detto che le avrebbero fatto delle analisi, ma che c’era bisogno di sedarla. Chiunque, nelle condizioni di Isabelle, non avrebbe dovuto essere sedato, ogni medico dovrebbe saperlo”.



Nel 2007 Isabel era stata fotografata per una campagna di sensibilizzazione contro la anoressia, e nel 2008 aveva scritto un libro sulla propria vita, The little girl who didn’ wanto to get fat, pubblicato in Italia con il titolo La ragazza che non voleva crescere, in cui raccontava di rapporti familiari complessi, con un padre assente e una madre iperprotettiva che la costringeva a rimanere chiusa nella sua stanza, coprendola di giocattoli ed attenzioni, quasi per paura che crescesse.

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