Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui chiede al Brasile di estradare Cesare Battisti.

Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione in cui chiede al Brasile di estradare Cesare Battisti, condannato dall’Italia in contumacia all’ergastolo, latitante da 20 anni, e riconosciuto colpevole di 4 omicidi, risalenti al periodo in cui militava nei Pac, gruppo terrorista di matrice marxista. La risoluzione è passata con 86 voti favorevoli, uno contrario e due astenuti. La sua approvazione è stata salutata con un lungo applauso, mentre un italiano ha urlato, rivolto alla Commissione, «agire, dovete agire».



Il testo, cui manca la firma di Verdi e Sinistra unita-Gue – ha natura politica e «auspica che le autorità brasiliane esercitino il loro dovere-diritto di dare seguito alla richiesta del governo italiano», chiedendo che «il Consiglio e la Commissione conducano il dialogo politico con il Brasile e monitorino costantemente che ogni decisione presa rispetti i principi fondanti dell’Unione europea e delle buone relazioni con gli Stati membri».



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Il commissario europeo per l’allargamento, Stefan Fule, in sede di dibattito prima dell’esito del voto, ha fatto presente, parlando a nome della Commissione della mozione bipartisan presentata dai partiti italiani, che l’esecutivo europeo «non ha competenza» per poter intervenire a sostegno della richiesta di estradizione. La risoluzione, quindi, rappresenta una sorta di esortazione morale.

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