Hamas accusa l’Anp e Israele, in base ad alcuni documenti che lo proverebbero, di aver creato un sistema mirato a eliminare la questione palestinese.

Hamas accusa l’Autoritá nazionale palestinese (Anp) e Israele di aver «creato un sistema mirato a eliminare la questione palestinese». E’ quanto afferma il portavoce del movimento a Gaza, Sami Abu Zuhri nei confronti del governo di Mahmoud Abbas. Le accuse si basano sulla decisione da parte di Al Jazeera e del quotidiano britannico The Guardian pubblicare alcuni documenti che proverebbero come, in cambio di pace e stabilità, l’Anp offì a Israele numerose concessioni in cambio di un accordo di pace e stabilità.



Dai cosiddetti «Palestinian Papers» emergerebbe «la disponibilità dell’Anp a concedere insediamenti illegali israeliani a Gerusalemme Est». I documenti attesterebbero, tra le altre cose, alcuni compromessi tra l’Anp sul diritto di ritorno dei rifugiati, la cooperazione nel campo della sicurezza e – mentre all’Onu si discuteva rapporto Goldstone – relazioni private tra gli americani e mediatori palestinesi.



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«Questa è una prova ulteriore che l’Anp è composta da traditori, pronti a rinunciare ai diritti inalienabili del popolo palestinese, compresi quelli relativi a Gerusalemme e al ritorno dei profughi», ha dichiarato Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas a Gaza. Il negoziatore dell’Anp Saeb Erekat, intervistato dal giornale palestinese Al Ayyam, parla, invece di «bugie e mezze verità», domandandosi perché le notizie siano state diffuse proprio ora, mentre il segretario generale dell’Olp Yasser Abed Rabbo, accusa al Jazeera di non aver precisato il contesto delle rivelazioni,. Abu Ala, infine, ex primo ministro palestinese, ha negato di aver mai fatto concessioni ad Israele.