Nonostante i tentativi delle forze dell’ordine di disperdere i manifestanti, la protesta sta nuovamente infiammando le strade delle principali città egiziane,soprattutto il Cairo. I morti intanto tra gli incidenti di ieri e di oggi sono saliti a cinque, numerosi i feriti.
Gli scontri peggiori ci sono stati questa notte quando le forze di polizia hanno disperso le migliaia di persone che si trovavano in una grande piazza del centro della città Per oggi erano vietate nuove manifestazioni, ma la gente è scesa di nuovo in strada. Ci sono al momento violenti scontri presso il consolato italiano. Abbasso, abbasso Hosni Mubarak» hanno gridato i manifestanti al Cairo. Ad Alessandria alcuni manifestanti hanno abbattuto un ritratto di Mubarak e di uno dei suoi figli, Gamal, che molti egiziani ritengono sia destinato a succedere al padre quando questi si ritirerà. «Tunisia, Tunisia».
Fino a qualche ora fa erano stati chiusi anche gli accessi a Internet, ai social network come twitter o facebook che sono stati la fonte dei organizzazione delle manifestazioni. Da qualche ora si riesce di nuovo a entrare nei siti. Il ministro degli esteri italiani ha dato il suo sostengo al presidente egiziano: “Mubarak continui come sempre ha fatto a governare con saggezza e lungimiranza l’Egitto è punto di riferimento per il processo di pace che non può venire meno», ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, parlando a Radio anch’io. Il rischio, se crollasse il governo egiziano, ha aggiunto, è quello di una «deriva fondamentalista».