Maryam Fekry, su Facebook e per i suoi amici Mariouma, è una dei 21 cristiani uccisi nella strage operata dai terroristi islamici ad Alessandria d’Egitto. Aveva 22 anni.

Poco prima di recarsi alla messa di mezzanotte la notte di capodanno nella chiesa copta dei santi Pietro e Marco, aveva lasciato un messaggio sulla sua pagina Facebook. Era un saluto all’anno che stava finendo e a quello che stava per cominciare: “2010 is over…..this year has the best memories of my life….really enjoyed living this year……I hope 2011 is much better…….i hav so many wishes in 2011….hope they come true…..plz god stay beside me & help make it all true. :)”. Un messaggio semplice specchio di una fede semplice ma sincera: “Il 2010 è finito. Questo anno finito contiene i migliori ricordi della mia vita, in questo anno sono davvero stata felice. Spero che il 2011 sia ancora meglio. Ho tanti desideri per il 2011, ti prego Dio stammi vicino e aiutami a fare che diventino veri”.



Poche ore dopo la ragazza e i suoi sogni venivano spazzati via da una bomba assassina. La foto di Mariouma racconta della sua giovanile bellezza, con una rosa nei capelli, In modo tragicamente triste, la pagina continua a mostrare i messaggi automatici che Facebook genera una volta che ci si iscrive a certe pagine, ad esempio l’oroscopo della ragazza morta che continua ad aggiornarsi ogni giorno.



Ma insieme a questi, centinaia le frasi di cordoglio di tantissime persone, molte delle quali scritte in caratteri arabi, altre postate anche da musulmani. Mesaggi coe questi: «Non ti dimenticheremo mai, sei un angelo», scrive una donna. «La gente muore a causa dell’odio. Non riesco ancora a crederci. Sarai sempre nel nostro cuore», afferma un’altra ragazza. La sua testimonianza è divenuta simbolo del martirio dei copti in Egitto. Molti siti e forum copti riproducono le sue parole mentre su Youtube circola un video con le sue foto.

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