Quando uscirà dal carcere (tra una ventina di anni), un 24enne americano erediterà 250 mila dollari dalla sua vittima. Il problema è che la donna che uccise era sua suocera, mamma della moglie Dicembre 2008, Brandon Palladino è condannato a 25 anni di carcere.
Lui stesso ammette la sua colpa: ha ucciso la suocera, Dianne Edwards, di 59 anni, la madre di sua moglie Deanna. Brandon Palladino, 24 anni, è un eroinomane. La donna lo aveva sorpreso mentre le stava rubando la gioielleria nella sua abitazione. L’omicidio era avvenuto un anno prima, nel dicembre 2007. Brandon uccide la donna soffocandola, le tracce del suo dna verranno ritrovate sulla gioielleria stessa e sulle unghie della donna uccisa. Dopo averla uccisa, il giovane torna a casa sua, un paio di isolati più in là da quella dove viveva la suocera. Il suo viso è ricoperto di graffi.
Dice alla moglie che ha sorpreso due uomini di colore intenti a uccidere la madre. In seguito cambierà versione dicendo che gli assassini erano un nero e un ispanico. La sua difesa crollerà davanti alle prove evidenti della sua colpevolezza. Intanto la moglie dell’assassino, figlia unica di Dianne Edwards, eredita una consistente somma di denaro dalla madre morta.
Con parte di quei soldi pagherà le spese legali del marito. Ma non finisce qui. La somma esatta che Deanna ha ereditato è di coltre 400mila dollari. Dirà di averne speso quasi la metà in spese legali. Ma la beffa atroce non si è ancora compiuta del tutto. Nel febbraio del 2010 muore anche Deanna. Le cause non si conoscono, si presume che anche lei come il marito fosse una tossicomane.
Ed è così che la beffa atroce si compie interamente: Deanne lascia tutti i suoi averi, compresa l’eredità della madre, a marito in galera. In pratica. Brandon Palladino, quando uscirà di galera, si troverà in possesso dei soldi della donna che lui stesso ha ucciso. E i parenti della donna sono già infuriati. "E’ un caso che dovrà decidere la corte civile" ha dichiarato un portavoce dell’ufficio legale della contea in cui si sono svolti i fatti. In America, ogni Stato vieta espressamente che un assassino possa ricevere in eredità soldi e possedimenti delle persone che ha ucciso.
Ma questa volta si tratta di un caso differente, fa notare Ray Madoff, professore di legge all’università di Boston: "Brand Palladino non ha ucciso sua moglie. E lei aveva ogni libertà di decidere cosa fare con i suoi beni. Palladino non sta ereditando il frutto del suo crimine. E’ una sorta di eredità tangenziale".
La sorella di Dianne però non ci sta: "E’ un oltraggio" ha dichiarato Donna Larsen. "Non è una cosa giusta. Ha preso la sua vita, non può prenderne anche i soldi". Per Donna, quei soldi dovrebbero andare a qualche opera di beneficenza piuttosto che all’assassino. Palaldino dovrebbe ereditare quanto rimane dei soldi ereditati in prima istanza, e cioè circa 241mila dollari.
Circa 190mila dollari furono usati per pagare le spese legali dello stesso Brandon e altri la coppia li spese per pagarsi una crociera. Per Donna Larsen, anche la nipote era coinvolta nell’omicidio anche se fu giudicata estranea. "Lei gli ha dato le chiavi di casa di mai sorella" ha detto. "Poi tornarono sul posto prima di chiamare la polizia. Lei è stata parte del piano per coprire l’assassino. Tutto questo è uno schiaffo in faccia". Se Donna dovesse riuscire a dimostrare la colpevolezza della nipote, allora riuscirebbe a impedire all’assassino di ereditare l’eredità insanguinata.
Un caso, quello di Brandon Palladino, che ricorda quello di Ferdinando Carretta. L’uomo, nel 1989, uccise il padre, la madre e il fratello. Arrestato dieci anni dopo a Londra, dove si era trasferito, ammise davanti alle telecamere del programma Chi l’ha visto? di essere l’assassino. Arrestato, venne poi rilasciato perché dichiarato incapace di intendere e volere anche se obbligato a risiedere in una comunità psichiatrica. Carretta ha ereditato la casa dei genitori, la stessa dove si svolse la terribile strage. Non ci è mai più ritornato, non vuole tornarci a vivere, ma ogni mese riscuote l’affitto dei residenti. In pratica, prende i soldi dai genitori da lui assassinati.