Salman Taseer, governatore della provincia pakistana del Punjab, è stato ucciso da una sua guardia del corpo per aver criticato la legge sulla blasfemia.

Il governatore della provincia pakistana del Punjab, Salman Taseer, è stato ucciso da una delle sue guardie del corpo. Taseer era in visita ufficiale a Islamabad e mentre era seduto in un ristorante, il suo assassino ha esploso contro di lui 9 colpi di pistola. Nel conflitto sono rimaste ferite anche 5 guardie. Secondo la versione della tv Samaa, invece, l’omicidio si è consumato nel mercato di Kohasa mentre Taseer stava salendo sulla propria vettura; sarebbe morto poco dopo esser trasportato d’urgenza in ospedale.



Le ragioni del delitto sarebbero di natura religiosa. Malik Muntaz Hussain Qadri, l’autore dell’attentato, arresosi alle forze dell’ordine, ha confessato di aver compiuto il gesto perché il governatore «aveva criticato la legge sulla blasfemia definendola una “kala kanoon”», cioè, una “legge nera” in lingua urdu, una norma facilmente strumentalizzabile per colpire le minoranze religiose. Lo ha riferito il ministro dell’Interno pachistano, Rehman Malik.



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Il governatore era tra quelli che si erano schierati in favore della liberazione di Asia Bibi, la cristiana condannata a morte proprio in base alla famigerata legge, ed era anche andato a trovarla in carcere, promettondole di perorare la sua causa presso il presidente Asif Ali Zardari. Taseer si era anche espreso, in passato, contro i gruppi islamici radicali.

 

L’attentato ha ricevuto la dura condanna da parte del primo ministro Yusuf Raza Gilana, che ha proclamato tre giorni di lutto nazionale invitando i sostenitori del Partito popolare pachistano (di cui il governatore era esponente)a mantenere la calma e consentire il corretto svolgimento delle indagini.