E’ ancora allarme squali a Sharm el Sheikh la nota località turistica egiziana. Un mese fa il mortale attacco a una turista tedesca uccisa da alcuni squali dopo che le spiagge erano già state chiuse in precedenza per paura di squali. Pochiu giorni prima infatti erano stati feriti dei turisti russi.

Riaperte a fine dicembre, adesso sono state nuovamente chiuse: si tratta di 26 spiagge mentre atre sei tra cui la baia die grandi alberghi di Sharm rimangono aperte. Evidentemente ci si è resi conto che il pericolo degli attacchi di squali è tutt’ora un pericolo concreto. Il periodo natalizio per non perdere turisti ha forse spinto verso la riapertura ma adesso è di nuovo chiusura. I turisti potranno praticare lo snorkeling solo sotto il controllo del personale degli alberghi.



Già ora alcuni operatori turistici lamentano un calo sostanziale degli affari dovuto proprio a questi allarmi. «Abbiamo avuto diverse prenotazioni annullate a seguito degli attacchi», ha ammesso un proprietario di albergo a Sharm all’agenzia Ips. Le misure di sicurezza oltre alla chiusura temporanea delle spiagge prevedono multe fino a 6500 euro a chi dà da mangiare ai pesci in acqua, l’obbligo a tutti gli alberghi di costruire torrette di avvistamento e la presenza costante tutto il giorno di squadre di salvataggio.



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