Secondo il presidente francese Nicolas Sarkozy esiste un vero e proprio piano di epurazione dei cristiani dal Medioriente.

Alessandria d’Egitto, Nigeria, Bagdad: luoghi balzati di recente agli onori della cronaca per esser stati teatri di violenze e attacchi contri le comunità cristiane locali. Un’ondata persecutoria che si acuisce di giorno in giorno e che ha fatto denunciare al presidente francese Nicolas Sarkozy l’esistenza di un vero e proprio «piano particolarmente perverso d’epurazione dai paesi arabi dei cristiani d’Oriente», «un piano particolarmente malvagio di pulizia nel Medioriente, pulizia religiosa».



Il presidente francese, in particolare, si è riferito alla strage di capodanno che ha provocato 21 morti tra i cristiani copti di Alessandria d’Egitto e all’attentato nella chiese di Bagdad (46 morti il 31 ottobre).

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Sarkozy, nel corso della cerimonia di auguri alle autorità religiose francesi per il nuovo anno, cui era presente in via eccezionale il rappresentante dei copti in Francia, padre Girguis Lucas, ha poi fermamente chiosato: «Non ci rassegneremo, garantiremo la libertà religiosa».



 

 

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