La leader della rivoluzione arancione ucraina, la bella Yulia Tymoshenko, si è beccata una condanna piuttosto pesante: sette anni di carcere. Il motivo della sentenza è abuso di potere. Ai tempi del suo governo la donna avrebbe firmato die contratti per forniture di gas russo che avrebbero comportato danni alla compagnia nazionale energetica (la Naftogaz) pari a circa 140 milioni di euro. In pratica, avrebbe firmato un contratto per la fornitura di gas russo direttamente con Putin, a prezzi elevati e senza consultare il governo. La sentenza recita tra le altre cose queste parole: “‘Yulia V. Tymoshenko ha usato il proprio ruolo ufficiale a fini criminali e, agendo consapevolmente, ha abusato delle proprie prerogative e del proprio potere, con gravi conseguenze’. Oggi la Tymoshenko è leader dell’opposizione: il verdetto ha già fatto infuriare i suoi sostenitori che hanno inscenato proteste fuori del tribunale, proteste che erano duratei n realtà per tutti i mesi che è durato il procersso, mentre la stessa Yulia Tymoshenko è intervenuta parlando di un verdetto prefabbricato, un pretesto organizzato dall’attuale leader ucraino al potere, Viktor Yanukovych, per disfarsi di lei.L a donna è infatti candidata dell’opposizione alle prossime elezioni presidenziali. Secondo l’ex primo ministro ucraino il verdetto è stato stabilito con scarsa accuratezza, ne contesta le accuse costruite su vaghi articoli di legge nonché la scelta del giudice, un trentenne ritenuto privo di esperienza. In tribunale, la donna ha fatto riferimento, durante il suo discorso di difesa, a un ritorno al 1937, il periodo delle grandi purghe staliniane. Viktor Yanukovych è diventata famosa non solo in Ucraina ma in tutto il mondo nel 2004, quando divenne la leader della cosiddetta rivoluzione arancione che poi la portò a diventare primo ministro ucraino. Prima di dedicarsi alla politica era stata una donna d’affari, che si occupava appunto di gas. La sua opposizione al regime allora in carico di stano sovietico guidato dal presidente Kuchma le fruttò la simpatia del mondo occidentale. La Tymoshenko aveva già conosciuto il carcere una prima volta nel 2001 e sempre a causa di contratti poco chiari firmati con la Russia.