E’ scontro aperto tra Stati Uniti e Iran. Il governo americano accusa Teheran di aver preparato un piano per uccidere l’ambasciatore dell’Arabia Saudita a Washington, piano che le forze americane sarebbero riuscite a sventare. Un arresto è stato effettuato negli Stati Uniti il mese scorso, reso noto solo oggi; un’altra persona coinvolta è riuscita a tornare in Iran. Ovviamente Teheran ha respinto ogni accusa. E’ intervenuto lo stesso presidente Obama per accusare l’Iran, definendo quanto messo in atto una palese violazione del diritto americano e di quello internazionale. Anche l’Arabia Saudita ha commentato l’episodio definendolo detestabile. Per Hilary Clinton, è ora che tutte le nazioni che fino ad oggi hanno esitato, diano vita alle sanzioni contro l’Iran. Nel piano omicida sarebbe coinvolto il Corpo della guardia rivoluzionaria islamica iraniana e il Qud, il suo braccio operativo: “Membri di alto profilo di quelle agenzie (iraniane), che sono parte integrante del governo iraniano, sono responsabili di questo piano” ha detto il procuratore generale Eric Holder. Ma non è il solo motivo di preoccupazione americana. Secondo fonti dei servizi, infatti, gli iraniani avrebbero stretto una autentica alleanza con i narcotrafficanti messicani per dare vita a una serie di attentati contro obbiettivi israeliani e sauditi negli Stati Uniti e per colpire le ambasciate die due paesi in Argentina. Nel Paese sudamericano si ricordano già in passato azioni terroristiche ordinate dall’Iran. Il piano terroristico ha anche un nome, “Coalizione rossa”, e la sua scoperta risale allo scorso maggio quando un agente infiltrato tra i narcos dei servizi segreti americani viene contattato da un iraniano residente in America. L’uomo cerca un killer per uccidere l’ambasciatore saudita, propone un pagamento di 1,5 milioni di dollari e dà all’agente anche un anticipo. Un intreccio internazionale di alto livello che coinvolge Messico, Iran, Stati Uniti, Israele e Arabia Saudita: le conseguenze potrebbero essere assai gravi destabilizzando la situazione internazionale con risvolti che al momento sono sconosciuti, ma sicuramente pericolosi.