L’epicentro e la magnitudo del terremoto – Una scossa di terremoto di magnitudo sei gradi della scala Richter è stata registrata stamane alle 5 e 16 ora italiana nel mare intorno all’isola di Bali, in Indonesia. Al momento le autorità smentiscono il rischio tsunami, proprio nella zona dove alcuni anni fa si abbattè il più devastante tsunami della storia con centinaia di migliaia di vittime. La scossa è stata registrata alle coordinate 9.359°S, 114.647°E e a una profondità di 61,3 chilometri nel mare. L’epicentro è stato localizzato a circa cento chilometri a sud ovest della città di Denpasar. Il distretto sismico interessato è quello di South of Bali Indonesia. Il centro monitoraggio tsunami sito alle Hawaii smentisce il rischio tsunami, la scossa è stata rilevata nella costa meridionale dell’isola dell’Indonesia. E’ una delle zone a più alto rischio terremoti dell’intero pianeta: si chiama infatti “cintura di fuoco” e sorge sull’incontro di diverse placche tettoniche che danno vita a intensa attività vulcanica e sismica. Al momento si contano circa quaranta feriti secondo le stime della Croce Rossa: i ferimenti sono stati provocati da crolli degli edifici. Il ministero degli esteri con la sua unità di crisi della Farnesina si è messo subito in contatto con l’ambasciata italiana a Giakarta per verificare l’eventuale presenza di italiani fra i feriti. L’isola di Bali è infatti meta di turismo tra le preferite al mondo per le sue bellezze. Molti turisti al momento della scossa si trovavano nei loro alberghi e sono fuggiti in massa per le strade: nella località di Kuta si sono registrate crepe profonde nei muri delle abitazioni e degli alberghi. La scossa è durata circa un minuto. Nel dicembre 2004 l’Indoensia e altre zone dell’Oceano Indiano furono devastate da un terremto e da un susseguente tsunami che provocò oltre 230mila morti, uno dei più disastrosi eventi naturali che si ricordano a memoria d’uomo. Era esattamente il 26 dicembre 2004: la scossa che si registrò era pari a 9,3 gradi della scala Richter, il secondo più violento degli ultimi cinquant’anni, dopo quello che devastò il Cile nel 1960.