E’ stato catturato anche l’ultimo figlio di Gheddafi ritenuto in vita. Gli insorti sono riusciti a prenderlo da vivo. Hanno fatto sapere che è ferito in varie parti del corpo e che, al momento, sta venendo medicato. Solamente al termine delle cure, hanno aggiunto, gireranno un filmato e lo mostreranno al mondo intero. Tanta cautela, forse, nasce dal non voler gettare benzina sul fuoco alimentando le polemiche seguite alla diffusione dei video dello scempio fatto del cadavere di Gheddafi e dei maltrattamenti subiti nei suoi ultimi istanti di vita. Ora che anche Saif al Islam – che aveva una remotissima possibilità di ricompattare le forze fedeli al padre e avverse al nuovo regime – è fuori gioco, pare che sia stata confermata la parola fine alla guerra in Libia. O, perlomeno, alla missione dell’Onu, giustificata, formalmente, dalla salvaguardia dei civili libici.



I vertici Nato sono riuniti a Bruxelles, dove stanno discutendo dell’eventualità di ritirarsi dal Paese nordafricano. In particolare, gli ambasciatori dell’Alleanza atlantica, stanno decidendo se, eventualmente, riconfigurare la missione. Al momento, tra i Paesi membri non vi è ancora unanimità. Secondo alcuni, infatti, potrebbe essere necessario continuare ad affiancare i membri del Consiglio nazionale di transizione sino a quanto non dimostrerà di essere in grado di gestire la transizione e di consentire che il rispetto dei diritti umani venga garantito. Sarebbe di questa idea, in particolare, la Gran Bretagna, mentre Francia e Italia sono convinte che, ormai, la guerra sia definitivamente conclusa. Contestualmente, l’Alto commissariato Onu per i diritti umani ha deciso di indagare sulle circostanze della morte del dittatore libico. Circolano, infatti, 5 o 6 versioni contrastanti, come non ha mancato di far notare il portavoce dell’Alto commissario, Rupert Colville. Secondo una prima versione, infatti, sarebbe in un raid aero della Nato, dopo esser stato catturato, mentre veniva trasportato in ospedale per venire curato alle ferite alla gambe. Secondo un’altra versione sarebbe, invece, stato ucciso nel corso di un conflitto a fuoco.



Le immagini che si vedono sui filmati diffusi dagli stessi ribelli, tuttavia, lasciano poco spazio alle interpretazioni. Gheddafi, dopo esser stato catturato, è stato ucciso a sangue freddo. Resta da capire se, effettivamente, da un ragazzo di 18 anni, e se con colpo alla testa. Con ogni probabilità, infine, prima di essere ucciso, è stato torturato. 

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