Il giorno dopo la violenta morte di Gheddafi, mandata in mondovisione grazie a immagini rubate con i cellulari, rimangono ancora molti dubbi su cosa sia esattamente avvenuto ieri nel tardo pomeriggio a Sirte. Immagini shock: il fatto che fosse un violento dittatore con le mani sporche di sangue non giustifica la fine che gli è toccata in sorte, ammazzato come un cane dalla folla impazzita. L’Onu ha infatti deciso di aprire una inchiesta sul modo in cui è stato ammazzato il colonnello che ha dominato sulla Libia per oltre quarant’anni. Al momento si sa che a ucciderlo, o meglio dargli il colpo di grazia finale, è stato un ragazzo di diciott’anni che gli ha sparato con una pistola. Gheddafi infatti è stato tirato fuori vivo dal tunnel di cemento in cui si era nascosto durante il bombardamento aereo di Sirte, la città natale dove si era nascosto dopo la capitolazione lo scorso agosto della capitale Tripoli. Tirato fuori, probabilmente già ferito, come si vede dalle immagini diffuse, viene malmenato e trascinato dalla folla mentre chiede: “Che cosa vi ho fatto'” implorando che non gli sparino. L’aggressione prosegue violenta, si cerca di issarlo su una jepp ma la folla lo trascina giù e continua a malmenarlo. Poi gli spari. Stamattina è giunta la dichiarazione del medico legale sulla morte. L’ha comunicata tramite il canale televisivo al-Arabiya. Il medico, che si è identificato come Ibrahim, ha detto che Gheddafi è stato colpito con proiettili sparati a distanza ravvicinata che lo hanno colpito allo stomaco e alla testa. Stessa sorte capitata a uno dei figli del ras, Mutassim, anche lui catturato vivo e giustiziato con un colpo di pistola al collo mentre cercava di scappare. Il colpo finale che ha giustiziato Gheddafi è stato quello che lo ha colpito alla testa. Secondo il medico, è difficile che Gheddafi e il figlio vengano sepolti oggi. Il Cnt ha dichiarato che sarà sepolto in località segreta per evitare che il luogo della sua sepoltura diventi meta di pellegrinaggio di nostalgici del vecchio regime. Il cadavere si trova al momento in una cella frigorifera di un mercato a Misurata. Un giornalista della Reuters ha potuto vederlo e ha confermato che su un lato del capo è evidente un colpo di proiettile. Intanto l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti dell’uomo ha ufficialmente dichiarato che verrà aperta una inchiesta sul modo e le circostanze in cui Gheddafi è stato ucciso.
“Le circostanze della morte di Gheddafi non sono ancora chiare. Crediamo che sia necessario un’inchiesta”, ha dichiarato un portavoce. Adesso la Libia è in attesa di conoscere il suo futuro: la Nato ha già annunciato che le operazioni militari debbano cessare.