La dinastia saudita si trova senza un erede al trono. E’ morto il principe ereditario Sultan bin Abdul Aziz Al Saud. Da tempo si trovava negli Stati Uniti per farsi curare. A luglio era stato operato.  Più volte, negli ultimi anni, aveva lasciato il Paese per motivi di salute. Era il quindicesimo figlio del re Abudul Aziz e della principessa Hassa Al-Sudairi. Secondo le fonti ufficiali è nato il 5 gennaio 1928, a Riyad, la capitale araba, anche, secondo quanto sostengono alcune fonti occidentali, sarebbe, in realtà, più anziano, e la sua nascita da retrodatare al 1924. Era sta designato erede al trono. Un comunicato del palazzo reale, così ne ha annunciato la scomparsa: «Con profondo dolore il custode delle due Moschee sacre, re Abdullah bin Abdulaziz, piange la morte di suo fratello il principe della corona, spentosi questa mattina all’alba lontano dal regno, in seguito a una malattia». Il principe ereditario era stato nominato tale il primo agosto del 2005, dopo la morte di Re Fahd. Era, inoltre, ministro della Difesa e dell’Aviazione ed Ispettore generale del Regno dell’Arabia Saudita. Il primo incarico lo ricevette nel ’47, quando fu nominato governatore della Capitale. Contestualmente, rimase accanto al padre, aiutandolo nella gestione del sistema amministrativo del paese e nel garantire l’applicazione della sharia, la fonte di diritto islamica fondata sul Corano. Divenne, quando nel 1953 fu costituito il Consiglio dei ministri, ministro dell’Agricoltura e mentre due anni più tardi gli furono affidate le comunicazioni. Contribuì, in tali vesti, all’insediamento di alcune comunità nomadi e allo sviluppo della rete infrastrutturale delle comunicazione arabe. In particolare, gli si attribuisce al costruzione della linea ferroviaria che unisce Dammam a Riyadh. Venne nominato, quanto Fahd divenne re, secondo vice primo ministro. E’, tra le altre cose, presidente dell’Alto consiglio per gli Affari Islamici e della fondazione benefica Principe Sultan bin Abdul Aziz, creata nel ’95 per fornire agli anziani cure mediche e servizi sociali. Da ministro della Difesa ha contribuito alla modernizzazione dell’esercito, sia delle forze di terra che di quelle di aria e mare. 



Si pensa che, adesso, potrebbe essere designato erede al trono il principe Nayef bin Abdul Aziz. Si tratta del fratellastro 78enne di re Abdullah. Quest’ultimo è ritenuto, dalla Comunità internazionale, un riformatore. Si è adoperato, infatti, per concedere alle donne alcune libertà fino a pochi anni fa impensabili e viene considerato agli Stati Uniti un alleato. Nayef, al contrario, è più in linea con le posizioni ultraconservatrici ed estremiste del clero wahhabita

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