Gli “indignati” continuano a protestare a New York, soprattutto di fronte a Wall Street, contro la crisi finanziaria e gli aiuti alle banche, che non terrebbero conto dei problemi della popolazione. Intanto dall’Iran arriva un monito rivolto all’amministrazione del presidente Barack Obama: Ramin Mehmanparast, portavoce del ministero degli Esteri, nell’incontro settimanale con la stampa ha dichiarato che la protesta degli “indignati” è scatenata dalla crisi economica in Occidente  e dagli errori dei grandi della finanza statunitense. Proprio per questo, continua, è “deprecabile” che la polizia americana continui a reprimere queste proteste di persone che vogliono solo esprimere pacificamente il proprio disappunto. Da una decina di giorni infatti numerosi manifestanti protestano contro Wall Street e in generale contro la politica americana. La versione americana degli “indignados” ha un nome preciso: “Occupy Wall Street”, occupare Wall Street, la via della metropoli dove ha sede la Borsa più potente del mondo. Si tratta di circa duemila dimostranti che hanno messo sede a Zuccotti Park, tra Broadway e Liberty Street, appunto nelle vicinanze di Wall Street. Sebbene non sia stato loro permesso di mettere delle tende come hanno fatto in precedenza gli “indignados” spagnoli, egiziani o quelli israeliani, occupano comunque quello spazio pubblico dormendo per terra in teli di plastica o in sacco a pelo. Si sono dotati di una biblioteca e di una cucina e nei giorni scorsi hanno ricevuto la visita di personaggi come Michael Moore e l’attrice Susan Sarandon che hanno espresso la loro solidarietà. Molti semplici cittadini di New York, poi, si sono dimostrati solidali con loro facendo donazioni in soldi e portando anche del cibo. Ieri però gli incidenti: gli indignados hanno deciso di dar vita a una manifestazione non autorizzata. Quando sono giunti sul ponte di Brooklyn e hanno cercato di bloccare il traffico, è intervenuta la polizia che ha operato un arresto di massa: circa 700 persone sono state condotte in carcere.



Secondo le autorità, i manifestanti erano stati avvertiti che se avessero cercato di bloccare il traffico sarebbero stati arrestati. Nei motivi della protesta, il fallimento delle politiche del presidente Obama che sarebbero troppo schierate con Wall Street e i grandi gruppi industriali ed economici.

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