Roberto Benigni arriva con un piede ingessato. Il famoso attore anche premio Oscar è stato infatti ospite speciale al Parlamento europeo dove si è esibito in uno dei suoi cavalli di battaglia, durante una celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, recitando cioè un Canto di Dante, il 26esimo dell’Inferno. Benigni nei giorni scorsi è stato vittima di un incidente che lo ha costretto all’ingessatura e al proposito ha voluto scherzarci sopra come nel suo stile di sempre. Spiegando il perché di tal ingessatura, ha detto che gli è venuto addosso qualcuno che in Italia ha deciso di fare un passo indietro. Ovviamente si riferiva alle dimissioni di Silvio Berlusconi: “Il mio piede ingessato? Mi è venuta addosso una persona che in Italia ha deciso di fare un passo indietro…”. Benigni ha poi salutato i presenti con un Viva l’Italia pronunciato in italiano, francese e fiammingo. Continuando la sua presentazione, Benigni ha continuato a scherzare sull’episodio, dicendo che l’Italia è un Paese in cui cadono molte persone. Quindi ha chiesto come mai non fosse presente il presidente del Consiglio italiano: non è che gli è successo qualcosa? ha chiesto. Aggiungendo che l’ultima frase che gli aveva sentito dire era che l’Italia è un Paese solido. Benigni si è detto poi entusiasta di quello che ha definito “modello belga”, nazione che da quasi un anno e mezzo si regge senza governo: “In 15 mesi tutto è andato su, i belgi hanno tutte le fortune, noi invece il governo ce lo abbiamo”. Poi smettendo di fare battute, ha detto di non vedere l’ora di tornare in Italia, un Paese, ha detto, che lui definisce Paese della resurrezione, del miracolo permanente: “E’ un momento straordinario per l’Italia perché la speranza si manifesta nella disperazione compiuta, ma è un Paese sanissimo, meravigliosamente sano, quante ne abbiamo passate”. Quindi ha citato i tanti motivi di orgoglio del nostro Paese, partendo appunto dal 26esimo canto dell’Inferno, lo stesso che cita Primo Levi nel suo libro “Se questo è un uomo”. Mentre recitava Dante, Benigni ha continuato a fare citazioni sul nostro Paese, quello che ha inventato le banche, ad esempio, imprestate poi a tutta Europa e adesso noi abbiamo il debito. Standing ovation dei presenti entusiasti alla fine della sua recita. Giuliano Amato, che era presente, ha definito Benigni insieme al Presidente della Repubblica, la personalità che più ha contribuito a diffondere il nostro senso nazionale.