Bombe in mezzo alla folla a Liegi, nel Belgio. La dinamica dei fatti non è ancora chiara, ma sembra che diverse persone all’improvviso abbiano lanciato delle granate in mezzo alla folla che si trovava in una piazza centrale della città belga. I morti accertati al momento sarebbero due e i feriti una decina. Stando alle notizie che arrivano in aggiornamento da Liegi, i colpevoli dell’attentato avrebbero tirato gli ordigni verso una fermata di autobus. Non solo: oltre a tirare bombe gli assalitori avrebbero anche sparato in direzione della folla. L’edizione online del giornale Le Soir descrive quanto accaduto con le informazioni a disposizione. Un uomo di età circa quarant’anni avrebbe tirato alcune granate esplosive verso una fermata dei mezzi pubblici in Place Saint-Lambert nel pieno centro di Liegi. La piazza era affollata di persone intente nello shopping pre natalizio. La gente avrebbe avvertito quattro esplosioni e poi anche raffiche di mitra o comunque armi da fuoco. Una delle persone autrici dell’assalto si sarebbe a quel punto suicidato, mentre il bilancio provvisorio delle vittime parla di due morti e circa dieci feriti. Non è chiaro però se l’uomo si sia veramente suicidato o sia rimasto colpito lui stesso dalle esplosioni o dalle raffiche del fuoco di quelli che erano con lui e hanno scatenato l’attacco. Ovviamente al momento non si conoscono nemmeno i motivi di un tale attacco terroristico rivolto verso la cittadinanza comune e senza alcun palese obbiettivo specifico. Le forze dell’ordine hanno chiuso l’intero centro cittadino. Le ultime notizie dicono che in tutto gli attentatori erano in tre: oltre al morto, un secondo terrorista sarebbe stato arrestato e il terzo sarebbe riuscito a fuggire. La spaventosa notizia fa ovviamente pensare a quanto successo la scorsa estate a Oslo, in Norvegia, quando il folle autore della successiva strage dei ragazzi, aveva prima colpito con alcune bombe il centro della capitale norvegese. Lo scorso agosto un falso allarme di un possibiule attentato terroistico  si era dipanato proprio nella città belga dove è avvenuto l’attacco di oggi.



Alla luce dei fatti, le due cose potrebebro essere collegate e forse l’allarme dello scorso agosto aveva qualche fondamento di verità.

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