La famiglia di S. è molto povera e numerosa: è composta da nove persone, S., il marito G. e sette figli. G. aveva un lavoro come meccanico, ma la sua salute si è negli anni molto deteriorata essendo stato in prigione per motivi politici alcuni anni, diventando in seguito a quanto vissuto molto debole. S. cerca di guadagnare qualcosa per la sua famiglia lavorando qualche ora al giorno come parrucchiera, ma non è facile, avendo anche sette figli a cui badare.
L. invece ha 68 anni, è vedova e vive sola. Ha tre figlie, che si sono sposate ma sono disoccupate. Essendo nel contesto palestinese completamente inesistente il sistema pensionistico, ella è sola e senza reddito: non può permettersi di frequentare una casa per anziani.
Storie di ordinaria amministrazione nella città di Betlemme, situata a pochi chilometri da Gerusalemme e che vive da tempo una situazione di costante emergenza sociale, aggravata dal lungo conflitto in corso e dalle crescenti tensioni a seguito dell’acuirsi del conflitto armato nella striscia di Gaza. Molti uomini e donne hanno perso il lavoro e fanno fatica a mantenere la propria famiglia, spesso numerosa. La popolazione più colpita da questa crisi è quella cristiana, che fino al 1965 rappresentava la maggioranza ma che oggi è ridotta a circa il 12%. La povertà è aggravata dal fatto che non esiste alcun tipo di assicurazione medico-sanitaria, quindi le famiglie bisognose in difficoltà si rivolgono alla Chiesa, ai frati francescani custodi di Terra Santa che hanno la grazia di compiere la loro missione in Terra Santa per volontà e mandato della Chiesa universale.
Mai come in occasione del Santo Natale è importante sostenere la comunità cristiana di Betlemme, aiutare le “pietre vive” più fragili, in questo luogo così speciale della Terra Santa, dove Dio si è fatto bambino. A Natale si ritorna alle origini. Ed è, infatti, proprio in occasione del Santo Natale che ATS pro Terra Sancta, la ONG senza fini di lucro della Custodia di Terra Santa, promuove attraverso la Parrocchia Santa Caterina ad Nativitatem di Betlemme e con la collaborazione di volontari, suore e frati, l’iniziativa “A Natale ritorna alle origini”, una raccolta fondi destinata a sostenere la comunità cristiana di Betlemme, dove i bisogni, soprattutto di bambini e anziani, continuano a rimanere urgenti. La campagna A Natale ritorna alle origini ha come destinatari da una parte i bambini e le famiglie di Betlemme e dall’altra gli anziani.
I bambini, assieme alle loro famiglie, rappresentano la categoria che più risente della difficile situazione politica ed economica in cui si trova Betlemme. I frati francescani della Custodia di Terra Santa si adoperano per assistere la popolazione, cercando di rispondere ai bisogni più immediati delle fasce più deboli, in particolare provvedendo alla mancanza di assistenza medico-sanitaria pubblica, al sostegno alla frequenza scolastica, all’accoglienza diurna e residenziale di minori in difficoltà.
Gli anziani, che un tempo ricoprivano un ruolo fondamentale nella famiglia e nella società, e che si trovano ora abbandonati da uno Stato che non è in grado di accudirli, diventando una delle fasce più deboli. I frati francescani della Custodia di Terra Santa, con la campagna A Natale ritorna alle origini si propongono di sostenere gli anziani soli di Betlemme e la casa di cura gestita dalla Società Antoniana. Il supporto riguarda l’acquisto di sussidi medici e di medicinali, l’assistenza domiciliare, l’acquisto di piccoli arredi, materassi, letti e apparati medicali ed in fine programmi di fisioterapia.
Come ricorda Padre Pizzaballa, “la Terra Santa non è un luogo qualunque, è la terra che ha dato origine alla nostra fede, dove affondano le nostre radici (…). Abbiamo l’imperativo di radicarci nella testimonianza cristiana: essere con i fatti i testimoni di una speranza che non demorde di fronte all’evidenza (…). Le opere e l’impegno concreto di ciascuno di noi, la nostra testimonianza, devono dire chi siamo”.
Questo grande compito e il profondo desiderio di essere vicini alla comunità cristiana di Terra Santa è anche alla base dell’operato dell’Associazione ATS pro Terra Sancta nata proprio con l’obiettivo di sostenere la missione di preservare non solo i luoghi santi ma anche la presenza della comunità cristiana di Terra Santa, dando eco al desiderio della Custodia di Terra Santa affinchè tutti collaborino a tale importante impegno.
È il caso di L., madre di tre bambini, tradita e abbandonata dal marito e che i frati Francescani hanno sostenuto. L. non aveva nessun reddito, e non sapendo come mantenere i suoi bambini, colta dalla disperazione, ha tentato diverse volte il suicidio. Dopo essersi rivolta all’assistente sociale della parrocchia di Betlemme, le è stato offerto dapprima un piccolo aiuto economico. Ora L. lavora come segretaria, ricevendo un piccolo salario e avendo la possibilità di distrarsi uscendo dall’ambiente casalingo: un piccolo passo per ricominciare a vivere.
(Anna Colombi)