Gli organizzatori sperano che alla fine saranno un milione. Al momento sono sicuramente diverse centinaia di migliaia. E’ il giorno della grande manifestazione popolare in piazza Tahrir al Cairo, centro delle manifestazioni e degli incidenti che hanno segnato nei giorni scorsi “la rivoluzione d’Egitto, il tentativo di costringere il presidente Mubarak, al potere da trent’anni, a lasciare il governo.



Il “movimento 6 aprile” sfida un’ultima volta le autorità, dopo il rimpasto governativo e la promessa di aprire alle opposizioni, misure ritenute insufficienti. I sostenitori di Mubarak stanno cercando di portare in piazza anche loro la gente .Intanto, si ritiene che almeno 300 persone siano morte negli incidenti dei gironi scorsi. Oggi alle 15 tornerà al Cairo anche Ahmed Zewail, vincitore di un premio Nobel e stimato come possibile sostituto di Mubarak. ubarak ha lanciato un appello al dialogo con le opposizioni, subito respinto dai Fratelli Musulmani: «Troppo tardi».



Da ultimo ha incaricato il neo vicepresidente Omar Suleiman di aprire «immediate trattative con tutte le forze di opposizione per avviare un dialogo sulle riforme costituzionali e legislative». Il vicepresidente ha aggiunto che il governo intende affrontare «prima possibile le priorità come la lotta alla disoccupazione, alla povertà e alla corruzione e raggiungere l’equilibrio tra i salari e i prezzi».

L’esercito intanto, la vera forza di potere del paese, ha promesso che non userà la forza contro il popolo e anzi sembra che voglia scaricare Mubarak. Internet rimane chiuso in tutto Egitto, tentativo del governo di fermare la protesta. Google ha annunciato di aver messo a punto con Twitter un sistema che consente di inviare twit senza necessità di collegarsi al web.