Hosni Mubarak si è dimesso, e da Sharm el-Sheikh starebbe per espatriare. Intanto, il potere è stato assunto dall’esercito.
Si è, finalmente, dimesso, Dopo 18 giorni di proteste, il rais Hosni Mubarak ha lasciato le redini del Paese. La notizia è stata accolta dalle centinaia di migliaia di persone che gremivano piazza Tahrir con un boato: «Il regime è caduto», hanno urlato in coro dando sfogo alla propria gioia. Il vicepresidente Suleiman ha annunciato che sarà costituito un comitato di militari che gestirà il Paese con l’ausilio della Corte Costituzionale. Contestualmente, il Parlamento sarà sospeso e il governo licenziato. Nel frattempo, la folla si è radunata di fronte all’ex palazzo presidenziale per acclamare il maresciallo Mohammed Hussein Tantawi, ministro della Difesa, che guiderà il Paese con il Consiglio Supremo della Difesa.
Mubarak ha lasciato il Cairo in direzione Sharm el-Sheikh, da dove espatrierà all’estero. Il suo aereo è atterrato mentre era in corso la preghiera del venerdì. E’ stato scortata da «un ingente dispiegamento di uomini della sicurezza verso il palazzo presidenziale di Sharm, a pochi passi da un importante hotel della zona. Poco dopo è atterrato nell’aeroporto locale anche un elicottero carico di bagagli che sono stati portati con l’ausilio di 3 auto verso il palazzo presidenziale», riferisce il sito internet del quotidiano filo-governativo “al-Ahram”. E’ stato dedotto dal «fatto che abbia portato molte valigie» che «dovrebbe espatriare direttamente dall’aeroporto di Sharm».
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Il presidente Barack Obama, a quanto ha riferito la Cnn sarebbe stato informato questa mattina della decisione di Mubarak. «E’ il più bel giorno della mia vita, il paese è libero!», è stato il commento del leader dell’opposizione Mohammed ElBaradei, premio Nobel per la pace ed ex direttore dell’agenzia atomica internazionale, che ha annunciato l’intenzione di non candidarsi alle prossime elezioni presidenziali. «Non so da dove cominciare a descrivere la mia reazione, è una gioia, è esilarante, è la totale emancipazione per 85 milioni di persone», ha aggiunto. «Per la prima volta l’Egitto è stato liberato e ha messo i suoi piedi sulla via giusta, verso la democrazia e la giustizia sociale».