Polemiche e tensione nei rapporti tra Italia e Unione Europea. Il ministro Maroni, dopo l’arrivo di migliaia di migranti dalle coste della Tunisia, ha criticato la UE per aver lasciato da solo il governo italiano sulla questione. E’ la “caduta del muro del Maghreb” ha detto. La risposta della commissaria UE agli Affari interni, Cecilia Malmstrom non si è fatta attendere.
Si è detta sorpresa delle parole del ministro: “Sono stata formalmente in contatto sabato scorso con le autorità italiane , a cui ho chiesto in che modo la Commissione poteva fornire sostegno. La loro risposta è stata ‘no grazie, in questo momento non ne abbiamo bisogno'”. Anche se “Maroni ha rifiutato il nostro aiuto – ribadisce la Malmstrom – la Ue è sempre disponibile a sostenere l’Italia”. Ha replicato marroni a sua volta: Non è vero che l’Italia ha rifiutato l’aiuto offerto dalla Commissione europea” dichiara Isabella Votino, portavoce del ministro dell’Interno.
“Maroni e Malmstrom – ha detto la portavoce – si sono sentiti sabato scorso e il ministro ha avanzato alcune richieste, peraltro non nuove: l’intervento di Frontex (l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Ue) per controllare il Mediterraneo, gestire i centri per gli immigrati e rimpatriare i clandestini, nonché il rispetto del principio del ‘burden sharing’, che cioè siano tutti i Paesi dell’Unione a farsi carico di rifugiati e clandestini. Rispetto a queste richieste per ora non abbiamo avuto risposta. In ogni caso non è nostra intenzione polemizzare con la commissaria Malmstrom, che anzi Maroni ha più volte elogiato. Ma la critica è rivolta più in generale all’Europa, dalla quale ci aspettiamo che passi dalle parole ai fatti, dando risposte concrete alle richieste da tempo avanzate dall’Italia”.
Intanto l’Alto rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza comune, Catherine Ashton, è in Tunisia, dove incontrerà il premier Ghannouchi. Il PD ha poi chiesto a Maroni di andare in Parlamento e di chiarire la questione "Non ci basta certo la replica della sua portavoce – dichiara Sandro Gozi, capogruppo PD in commissione Politiche dell’Unione europea di Montecitorio -. Maroni venga a chiarire in Parlamento come sono andate le cose, quando sono stati presi i contatti con le autorità europee dopo l’emergenza sbarchi e quali erano le proposte italiane". Intanto Maroni conferma la convocazione, alle ore 15,30 al Viminale, di una riunione tecnica per l’emergenza umanitaria. E, a seguire, la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza "per le misure di contrasto e di controllo degli sbarchi".