Anche l’Iran è stato raggiunto dall’ondata di proteste contro il regime. Duri contri si stanno verificando tra i manifestanti e le forze dell’ordine.

L’effetto domino delle rivoluzioni mediorientali si è protratto in Iran. A Teheran magliaia di manifestanti dell’Onda verde hanno invaso le strade per protestare contro il regime di Ahmadinejad, scandendo slogan contro gli ayatollah. L’esercito sta reagendo soffocando le proteste con la forza. Secondo testimoni locali contro la folla sarebbero stati usati lacrimogeni e sparata vernice, mentre molti sarebbero gli identificati. In centro si stanno verificando «pesanti scontri e regna il caos totale», fa sapere un producer della Bbc. Tra le piazza piazze Azadi ed Enqelab si starebbero consumando scontri durissimi tra i manifestanti e i militanti basij, le forze paramilitari che appoggiano il regime. Qui sarebbero almeno 10 gli arrestati.



In mattinata, Mir Hossein Mussavi, leader dell’opposizione, è stato messo in stato di isolamento nella sua abitazione; giovedì la medesima sorte era toccata a Mehdi Karrubim un altro dei capi della minoranza. I due avevano chiesto al ministero dell’Interno di poter scendere in piazza, con i propri sostenitori, per esprimere la propria vicinanza alla popolo egiziano. A quanto riferisce il sito web Kaleme.com, sono stati troncate le linee telefoniche e interrotti i collegamenti cellulari di Mussavi e della moglie, Zahra Rahnavard, mentre alcune auto della polizia presidiano la sua abitazione impedendo a chiunque l’accesso.



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Nel frattempo, sono stati arresati numerosi politici d’opposizione e giornalisti, tra cui, sempre a quanto riporta Kaleme.com, Abdullah Nasseri l’ex direttore dell’agenzia ufficiale Irna.Le proteste stanno avendo luogo anche in altre città iraniane, specie ad Isfahan e Shiraz.

Stando ad alcuni messaggi diffusi su Twitter, poi la polizia avrebbe chiuso gli accessi alle stazioni metropolitane delle piazze interessati, mentre sui blog iraniani circolano voci di raduni in piazza Sadeghieh, sempre a Teheran.



Il Dipartimento di Stato Usa, invece, nella speranza di contattare utenti iraniani, ha inviato messaggi su Twitter in lingua farsi. Sull’account “Usa darFarsi” si legge: «Vogliamo unirci alle vostre conversazioni», o «Annunciando di non autorizzare la marcia dell’opposizione, il governo iraniano dimostra di considerare illegali per il proprio popolo le attività elogiate nel caso dell’Egitto»

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