Muammar Gheddafi ha tenuto un discorso in diretta tv alla nazione libica. Mentre parlava, i manifestanti nelle strade di Tripoli venivano bombardati e uccisi. Ormai si parla di più di mille morti, una strage. Gheddafi si è fatto filmare nelle rovine della sua casa, bombardata dagli americani nel 1986 e da allora una sorta di museo nazionale. I toni infuocati, ha promesso qualche riforma ma anche la repressione della rivolta. “Se fossi stato presidente vi avrei già sbattuto in faccia le mie dimissioni” ha detto.



“Ma ii sono un leader rivoluzionario resisterò fino alla fine e morirò da martire”. Altri passaggi del suo discorso: “Vogliono rovinare la vostra immagine nel mondo. La vostra immagine è distorta nei mass media arabi per umiliarvi. iI sono un rivoluzionario. Ho portato la vittoria in passato e di questa vittoria si è potuto godere per generazioni. Resterò a capo della rivoluzione fino alla morte”.



Ancora: “Scendete nelle strade e proteggetele da questi ratti se mi amate: io sono l’uomo che ha dato prosperità al paese, e che gli ha restituito il petrolio che ci veniva portato via. Chi attacca e viola la costituzione verrà punito – assicura il colonnello – Quelli che vogliono cambiare, devono morire. Quelli che usano armi, devono essere giustiziati. Chi attacca un comando militare, deve essere punito con l’impiccagione. Chi esegue atti allo scopo di fare una guerra civile, verrà punito con l’impiccagione”.

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