Sirte il 7 giugno del ’42, è la massima autorità della Libia, pur non ricoprendo alcun incarico ufficiale.
Nato a Sirte il 7 giugno del ’42, è la massima autorità della Libia. Non ha alcun incarico ufficiale, salvo il titolo di Guida della Rivoluzione, ma dal colpo di stato del 1º settembre 1969 che defenestrò re Idris ha concentrato in sé tutti i poteri. Dopo aver frequentato la scuola coranica di Sirte dove assimilò i concetti del panarabismo, concluse il corso all’Accademia Militare di Bengasi e dopo una breve periodo di specializzazione in Gran Bretagna venne nominato capo dell’esercito a soli 27 anni. Il 26 agosto del ’69 guidò la rivoluzione contro il re, considerato troppo vicino a Usa e Francia. Il primo settembre dello stesso anno fu proclamata la Repubblica, con Gheddafi, divenuto nel frattempo colonnello, posto a capo di un Consiglio del Comando della Rivoluzione composto da 12 militari filo-nasseriani.
Fin da subito nazionalizzò le principali imprese del paese, espulse circa 20mila italiani, alienando i loro beni, e introdusse una via di mezzo tra il socialismo e il capitalismo. Tra le riforme principali, oltre all’introduzione del salario minimo, la reintroduzione della Sharia, la legge fondata sul Corano, la chiusura dei locali notturni e il divieto di commercio dell’alcool. Iniziò a dormire in tenda, giustificando la scelta con la volontà di condurre una vita all’insegna della sobrietà. Ma fu soprattutto per motivi di sicurezza.
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In politica estera sostenne l’Olp di Arafat e negli anni ’80, in chiava anti Usa e anti-Israele l’irlandese IRA e il palestinese Settembre Nero. Divenuto un pericolo per gli americani, questi il 15 aprile 1986, sotto la presidenza di Ronald Reagan bombardarono la Libia, ferendo a morte la figlia adottiva del Colonnello, il quale ne uscì illeso grazie agli avvertimenti di Craxi. Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio in Italia.
Il 21 dicembre del 1988, sopra la cittadina Lockerbie, in Scozia, morirono 259 persone a bordo di un aereo e 11 cittadini di Lockerbie. Fu considerato l’attacco terroristico più grave mai effettuato prima dell11 settembre e la responsabilità venne imputata alla Libia, dall’Onu. Al rifiuto di Gheddafi di estradare i due sospetti responsabili, le Nazioni Unite con la Risoluzione 748 punirono il Paese con l’Embrago. Nel ’99 Gheddafi decise di cambiare atteggiamento nei confronti della Comunità internazionale e consegnò Abdelbaset ali Mohamed al-Megrahi, condannato all’ergastolo e Al Amin Khalifa Fhimah, assolto. E’ dai primi anni del 2000 che la Libia ha ripreso rapporti commerciali e diplomatici con l’occidente, allontanandosi dall’ideologia islamista.
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Quando nel 2004, il Mossad, la CIA e il Sismi dimostrarono l’esistenza che la Libia era in possesso di armi di distruzioni di massa, i relativi Paesi posero, in segreto, un ultimatum a Gheddafi, che accettò, distruggendo l’arsenale.
Il 30 agosto 2008 Gheddafi e Berlusconi hanno firmato un trattato di Amicizia e Cooperazione, a Bengasi, ratificato dall’Italia il 6 febbraio 2009 e dalla Libia il 2 marzo, durante una visita di Berlusconi a Tripoli. Nel giugno 2009 Gheddafi ha effettuato la sua prima visita a Roma.
Gheddafi, ancora una volta tra polemiche e contestazioni, è tornato in Italia, il 29 agosto 2010,