Berlusconi, intervenendo agli Stati generali della città di Roma, parla della situazione delicata che sta vivendo la Libia
Secondo Berlusconi, il rischio peggiore che in queste ore sta vivendo la Libia, è quello di una deriva fondamentalista. «Questa mattina abbiamo continuato a restare in contato con gli altri leader europei e americani, perché la situazione in Libia e negli altri Paesi del nord Africa sta evolvendosi e non vorremmo che lo facesse in una direzione pericolosa», ha deto Berlusconi intervenendo agli Stati generali di Roma Capitale, riferendosi al «fondamentalismo islamico».
«Credo – ha aggiunto – che sia per noi fondamentale dire di no alle violenze», ma anche «essere accorti su quello che succederà dopo che siano cambiati quei regimi con i quali noi, ma anche tutti gli altri paesi dell’Occidente, abbiamo trattato, essendo i titolari del governo di quei paesi a cui noi guardiamo per mille motivi, ma anche perché sono per noi fondamentali fornitori di energia». In conclusione, «il governo italiano auspica – ha detto – che gli scontri in Libia e in Nord Africa non portino al rafforzamento dei movimenti fondamentalisti islamici».
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