Un video amatoriale apparso sul Web mostra la popolazione libica intenta a scavare numerose fosse comuni su di una spiaggia. E’ la testimonianza delle stragi avvenute in Libia da quando è cominciata la rivolta contro Gheddafi. Si parla ormai in modo ufficiale di oltre mille morti.

Il video è stato diffuso dall’associazione OneDayOnEarth.org e ripreso dal Telegraph, quotidiano inglese. Intanto il ministro Frattini ha parlato alla Camera dei deputati sulla situazione libica. Sono «più di mille le persone innocenti morte in Libia» nelle manifestazioni di questi giorni ha spiegato, giudicando «verosimili» le stime fornite fin qui dai media arabi. Il governo italiano, ha ribadito il ministro, chiede che cessi «l’orribile spargimento di sangue» che «la leadership Gheddafi ha annunciato e sta continuando a fare».



«C’è un limite e di fronte a quello che sta accadendo non possiamo non levare la nostra voce» ha sottolineato Frattini, ricordando che la politica estera italiana verso «un Paese che occupa una posizione strategica nel Mediterraneo ha seguito una linea di continuità dagli inizi degli anni ’90, con i governi Dini, D’Alema, Prodi e Berlusconi».



Intanto la situazione in Libia vedono la città di Tripoli sotto il controllo del governo, mentre la Cirenaica è in mano ai ribelli. Il ministro dell’Interno libico, Abdel Fatah Yunis, che nel suo discorso Gheddafi aveva dato per morto, assassinato a Bengasi, ha detto di essere vivo e ha annunciato la propria defezione e il suo appoggio alla rivolta.

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