Un soldato alpino è rimasto ucciso in Afghanistan in seguito all’esplosione di un ordigno rudimentale.
Un militare italiano è morto in Afghanistan in seguito ad un attentato dinamitardo. Altri quattro sono rimasti feriti. Il soldato di trovava su un mezzo blindato Lince quando è stato investito dall’esplosione di un ordigno artigianale. Il veicolo stava transitando nei pressi di Shindand, nell’ovest del Paese. Sul mezzo c’erano altri quattro militari, tutti appartenenti al reggimento degli alpini.
La pattuglia stava facendo ritorno alla base avanzata Shaft, alle 12.45 locali. In seguito all’esplosione sono seguiti dei colpi di arma da fuoco. La risposta agli spari dei militari ha messo in fuga gli assalitori. Il gruppo attaccato stava partecipando, nelle zone nei pressi di Shindand, all’operazione chiamata Bear 5, del 5° reggimento alpini e delle forze di sicurezza afghane.
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Tale operazione, proprio l’altro ieri, aveva portato all’arresto del mullah Basir, un insurgent locale «responsabile, in passato, di azioni terroristiche», come spiega il comando italiano. L’operazione ha permesso la cattura di altri sei sospetti terroristi, oltre alla requisizione di numerose armi e munizioni. Si tratta della 37esima vittima italiana in Afghanistan. L’ultimo soldato ucciso era stato il caporal maggiore Luca. Era stato colpito dal fucile di un infiltrato nell’avamposto di Bala Murghab, lo scorso 19 gennaio