Mubarak di è dimesso dalla guida del Partito Nazionale Democratico. S’avanzano ipotesi sulla sua uscita di scena.

I manifestanti che in Egitto chiedono che Mubarak se ne vada hanno ottenuto un significativo risultato: il rais si è dimesso dalla guida del Partito Nazionale Democratico. E quanto riferisce Al Jazeera. Mubarak ma non solo. I vertici del partito, infatti sono stati decimati: hanno rimesso il loro incarico infatti, già in precedenza, il segretario generale, Safwat el-Sherif, tra i fedelissimi del presidente e il figlio del rais Gamal.



Il prof. Hossam Badrawi, membro del partito e medico, esponente della’area più liberale ne ha assunto la guida. Sembra, inoltre, che nelle trattative segrete tra gli Usa e i vertici civili e militari egiziani stia prendendo piede l’ipotesi di un’uscita di scena dignitosa per Mubarak: potrebbe prolungare la sua permanenza in Germania per i chek up cui si sottopone abitualmente, data l’avanzata età o essere esiliato in patria nella sua residenza di Sharm el Sheik.



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Intanto continuano le proteste. Il direttore dell’ufficio di Al Jazeera al Cairo a alcuni dei giornalisti dell’emittente sono stati arrestati, mentre ancora una volta i manifestanti hanno sfidato, tra ieri e oggi, il coprifuoco, invadendo piazza Tahrir.

 

Nel frattempo un gasdotto è stato fatto esplodere da ignoti. La struttura portava il gas ad Israele, attraversando il Sinai settentrionale, in Egitto. Un corrispondente tv ha annunciato: «Dei sabotatori hanno approfittato della situazione relativa alla sicurezza e e fatto esplodere il gasdotto». Non ci sarebbero morti né feriti e non escluso che l’attentato si a frutto di mano terrorista. Intano il flusso di gas verso Israele è stato interrotto