-I reattori in cui si sono verificate delle esplosioni sono 4 su 6. Si teme, a causa dell’ebollizione di combustibile esaurito, la fusione del nocciolo
Sono salite a quattro le esplosioni che si sono verificate nella centrale di Fukushima, in seguito al violento tsunami di venerdì causato da un terremoto di magnitudo 9. Quattro reattori su sei, quindi, sono stati colpiti da degli scoppi. Dopo i rettori 1 e 3, sono stati danneggiati anche il 2 e il 4.
In quest’ultimo, inoltre, si è verificato un incendio che ha provocato la fuga di materiale radioattivo, a quanto ha rivelato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Il portavoce del governo giapponese Yukio Edano ha riferito che nel reattore 4, nonostante fosse fermo per lavori di manutenzione, «il combustibile nucleare spento si è surriscaldato, generando idrogeno e innescandone l’esplosione». Negli ultimi due non ancora danneggiati, intanto, si è verificato un aumento della temperatura. Nel bacino di stoccaggio, il combustibile esaurito custodito potrebbe addirittura essere in ebollizione.
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Lo ha riferito la società che gestisce l’impianto, la Tepco. A causa dell’ebollizione, il livello dell’acqua potrebbe continuare ad abbassarsi gradualmente, accelerando il rischio di fusione del nocciolo. Intanto, nel raggio di 20 chilometri sono sati fatti evacuare circa 200mila residenti, mentre per gli abitanti della fascia immediatamente successiva è stato imposto il coprifuoco. Ad oggi, i morti ufficialmente accertati sono 2.722 mentre 3.742 i dispersi