Rischio black out totale, un black out che potrebbe colpire l’intera nazione, con le conseguenze del caso. Succederà se non si giunge a una riduzione massiccia dei consumi su scala nazionale. A comunicarlo è stato il ministro degli Interni Banri Kaieda.

Il ministro ha presentato un piano di emergenza per la fornitura di carburante alle aree colpite dal terremoto-tsunami. Intanto gli Stati Uniti lanciano l’allarme nucleare: la situazione sarebbe ben più allarmante di quanto ha comunicato il governo giapponese. Nonostante le tonnellate d’acqua rovesciate sulla centrale di Fukushima, la situazione è sempre a rischio di esplosione nucleare. Il dipartimento di stato americano ha invitato tutti i dipendenti americani in Giappone che lo vogliano a lasciare il paese, si parla di 600 familiari dei diplomatici presenti all’ambasciata di Tokyo, al consolato di Nagoya e di una scuola di lingue a Yokohama.



Dal canto suo l’ambasciata italiana rinnova «vivamente l’invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo Tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale». La Borsa di Tokyo ha messo oggi una liquidità pari a 5.000 miliardi di yen per sostenere i mercati, mentre la seduta è finita di nuovo in calo seppur con perdei eliminate, l’1.44%.



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