Il ministro per le minoranze religiose del Pakistan, Shahbaz Bhatti, è stato ucciso stamattina. Era l’unico ministro cristiano del governo pakistano e si era battuto per la libertà per Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, sempre in Pakistan.

Aveva ricevuto numerose minacce di morte per la sua battaglia in difesa dei cristiani perseguitati. A Mondo e Missione, organo cattolico che informa sui cristiani nel mondo, aveva recentemente dichiarato: “Mi hanno minacciato più volte, ma da cattolico non ho paura, sento Cristo accanto a me. La sua passione mi illumina”. Più volte minacciato, sotto scorta armata, questa mattina Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze religiose in Pakistan, è stato assassinato, secondo una fonte ospedaliera di Islamabad che ha parlato con l’agenzia Afp. Bhatti aveva 35 anni ed era appena stato riconfermato ministro dopo un rimpasto del governo pachistano. “Ringrazio Dio per avermi dato questa opportunità di continuare la mia lotta perle minoranze oppresse del Pakistan”, aveva affermato Bhatti dopo la conferma nell’incarico.



“I cristiani e le altre minoranze sono cittadini del Pakistan e hanno gli stessi diritti di qualsiasi altro cittadini perché i nostri padri hanno sacrificato la loro vita per il Paese”. A gennaio Bhatti aveva condannato con forza l’omicidio del governatore del Punjab Salmaan Taseer, assassinato dagli integralisti islamici per aver chiesto di abolire la legge sulla blasfemia.



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