E’ stato ucciso stamane in Pakistan il ministro ore le minoranze religiose, il cattolico Shahbaz Bhatti. Era stato l’unico membro del governo pachistano a prendere le difese di Asia Bibi, la cristiana condannata a morte per blasfemia, oltre a battersi per l’abolizione della legge stessa sulla blasfemia. Era stato minacciato di morte diverse volte.



Bhatti, 35 anni, era stato appena confermato nell’incarico dopo un rimpasto di governo, nonostante le pressioni dei gruppi fondamentalisti islamici. “Ringrazio Dio per avermi dato questa opportunità di continuare la mia lotta perle minoranze oppresse del Pakistan”, aveva affermato Bhatti dopo la conferma nell’incarico. Bhatti era da poco uscito di casa a bordo della sua auto, non blidnata e senza scorta. Una vettura bianca si è affiancata e da dentro sono stati sparati una ventina di colpi. Il il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha espresso il cordoglio del Vaticano: “è un nuovo fatto di violenza di terribile gravità. Esso dimostra quanto siano giusti gli interventi insistenti del Papa a proposito della violenza contro i cristiani e contro la libertà religiosa in generale. Bhatti era il primo cattolico a ricoprire un tale incarico. Ricordiamo che era stato ricevuto dal Santo padre nello scorso settembre e aveva dato testimonianza del suo impegno per la pacifica convivenza fra le comunità religiose del paese”.



“Alla preghiera per la vittima, alla condanna per l’inqualificabile atto di violenza, alla vicinanza ai cristiani pachistani così colpiti dall’odio, si unisce l’appello – ha concluso padre Lombardi – perché tutti si rendano conto dell’urgenza drammatica della difesa della libertà religiosa e dei cristiani oggetto di violenza e persecuzione”.

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