Gheddafi, dal suo bunker, lancia un messaggio all’occidente, minacciando rappresaglie e attacchi contro obiettivi militari e civili.

Il Colonnello sotto assedio si mostra spavaldo; il mondo occidentale lo bombarda, di ora in ora si avvicendano notizie di obiettivi strategici libici centrati e lui minaccia rappresaglie. Dal suo blindatissimo bunker promette che la vendetta sarà feroce, che colpirà, nel Mediterraneo, obiettivi militari ma anche civili. Tutti gli interessi dei Paesi occidentali nel Nord Africa saranno ora in pericolo, mentre la Libia resisterà «all’ aggressione coloniale dei crociati», dice.



Gheddafi, poi, cita l’Italia, definendola un Paese traditore, lasciando intendere che siamo oggetto principale della sua vendetta. Parole che, per alcuni, son gli ultimi deliri di un leader morente; Berlusconi si è detto convinto che non abbia la forza per attaccarci. Eppure, si fa strada il timore dell’ipotesi che quel che resta del regime potrebbe, in effetti, dar vita ad atti di terrorismo sul suolo italiano.



L’AUDIO DELLA MINACCE DI GHEDDAFI

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