Alla fine anche gli aerei militari italiani sono partiti in azione per bombardare la Libia. Dopo le parole del presidente del consiglio che annunciava da parte del nostro paese solo la disponibilità delle piste sul nostro territorio per gli aerei miliari della coalizione, ieri sera sei Tornado italiani sono decollati intorno alle ore 20 dalla base di Trapani per attaccare le difese aeree dei lealisti di Gheddafi.



Questo nonostante l’annuncio quasi in contemporanea del governo libico del cessate il fuoco. Ma esattamente come il precedente cessate il fuoco, in realtà non è stato mai rispettato e le forze governative hanno continuato a bombardare Bengasi. “Oggi Gheddafi ha dichiarato una tregua. La nostra opinione al momento è che si tratta di una menzogna e che la tregua è stata immediatamente violata” ha comunicato ieri sera il consigliere per la sicurezza nazionale americano. Gli ha fatto eco il ministro italiano Frattini: “Non è la prima volta che le autorità libiche dichiarano la loro intenzione di applicare un cessate il fuoco per mettere fine alle violenze contro la popolazione civile libica. Noi auspichiamo che questa volta alle dichiarazioni facciano seguito azioni concrete”.



Dal punto di vista miliare, il comando americano annuncia che il bunker in cui si nasconde Gheddafi è stato colpito diverse volte.”Per la seconda volta, il Regno Unito ha lanciato dal Mediterraneo missili (da crociera) Tomahawk da un sommergibile di classe Trafalgar nel quadro di un piano coordinato della coalizione per applicare la risoluzione” ha detto il generale inglese Lorimer.

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