Il colonnello appare in televisione, a sorpresa. Dalla caserma bombardata dalle forze occidentali, quella di Bab el Aziziya a Tripoli, arringa la folla e assicura guerra contro gli invasori: “I missili dell’Occidente mi fanno ridere, combatteremo e vinceremo”.
La guerra in realtà è contro il suo stesso popolo. Misurata, città ribelle, è sommersa da un diluvio di bombe, viene fatta strage dei civili bambini compresi e Gheddafi promette la pulizia etnica nella Cirenaica ribelle. Nonostante gli attacchi della collazione, i fedeli di Gheddafi continuano indisturbati a colpire le città ribelli facendo strage. Oltre 60 i morti solo ieri tra civili e combattenti a Misurata, bambini compresi. Ecco le testimonianze: “Nell’ospedale i medici sono allo stremo, altri infermieri non posso più raggiungerlo dopo essere rientrati a casa perché i cecchini sono dappertutto e sparano su chiunque si muova”.
Intanto sarebbe confermata la morte di uno dei figli di Gheddafi, l’ufficiale delle milizie libiche Khamis, generale della 32esima Brigata. Lo conferma anche Hilary Clinton da Washington. La Francia nel frattempo ha accettato dopo lunga discussione con Obama una conduzione delle operazioni militari sotto la guida unitaria della Nato come richiesto dall’Italia.