Cinque poliziotti hanno circondato, in Brasile, un ragazzino e, senza alcun motivo, gli hanno ripetutamente sparato a bruciapelo colpendolo al petto e alla pancia.
Il Brasile è sotto choc. In un filmato che circola su internet si vedono immagini di una brutalità estrema. Siamo in un quartiere della periferia di Manaus, nello stato di Amazonas. Cinque agenti della polizia militare accerchiano un ragazzino di 14 anni. Lo aggrediscono e, ad un certo punto, apparentemente senza un motivo, gli sparano a bruciapelo. Cinque colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata. Lo prendono al petto e alla pancia. Il giovane, tuttavia, riesce e sopravvivere.
L’adolescente stava facendo ritorno a casa, aveva trascorso del tempo con la propria fidanzata. Dopo esser stato avvicinato dai poliziotti per un controllo e aver subito minacce, insulti e spintoni, gli spari. Benché ferito, è riuscito a fuggire ed è stato ricoverato in ospedale. Il fatto risale ad agosto, ma solo adesso è stato pubblicato il filmato. La famiglia del ragazzo, inizialmente, non voleva denunciare l’accaduto per timore di ritorsioni da parte delle forze di polizia. La famiglia e il giovane – che non aveva precedenti penali – sono stati inseriti in un programma di protezione dei testimoni.
I servizi di sicurezza nazionale di Amazonas (Ssp), hanno arrestato cinque agenti sospettati del’aggressione, mentre è stata aperta un’inchiesta per far luce sull’accaduto. «Quello che ha fatto la polizia è stato un atto barbarico. Hanno completamente ignorato il loro compito che è quello di proteggere i cittadini», ha dichiarato il procuratore dello stato di Amazonas, Joao Bosco Valente.
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