Mentre il presidente degli Stati Uniti pronuncia un duro discorso chiedendo che Gehddafi lasci il potere e la Libia, il colonnello lancia la sua controffensiva. Il terminal petrolifero di Brega viene continuamente bombardato dai caccia dell’aviazione militare. I ribelli si preparano a contenere un attacco dell’esercito fedele al rais, sempre più deciso a riprendere il controllo della Libia orientale.



E’ evidente che il dittatore si sta riorganizzando e qeusto potrebbe essere l’inizio di una lunga e sanguinosa guerra civile. Il Consiglio nazionale libico ha chiesto un intervento internazionale per cacciare definitivamente Gheddafi, mentre la Lega araba e il presidente venezuelano Chavez chiednoo di far partire una mediazione fra le parti per trovare un accordo. Mediazione che viene rifiutata dai rivoltosi fino a quando Gheddafi rimane al potere.



Barack Obama intanto ha inviato una missione umanitaria verso la Libia e ha approvato l’impiego di aerei militari per sgomberare i cittadini egiziani che sono fuggiti dalla Libia e si trovano bloccati in Tunisia. La missione umanitaria italiana è stata intanto approvata e sta per cominciare. “Il mondo intero continua a essere indignato per la violenza rivoltante contro il popolo libico” ha detto Obama. “La violenza deve cessare. Muammar Gheddafi ha perso la legittimità a governare e deve andarsene”.

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