Una ragazza madre è stata accusata di omicidio in quanto avrebbe accoltellato una sua amica per un litigio su un prestito di circa 20 dollari trasformatosi ben presto in una faida su Facebook.

PUGNALATA AL PETTO – Kamisha Richards, 22 anni, è morta dopo essere stata pugnalata al petto con un coltello da bistecca, mentre si trovava all’interno di un appartamento nella zona di Brooklyn, a est di New York. Kayla Henriques, 18 anni, è stata arrestata con l’accusa di omicidio e porto d’arma illegale. Gli investigatori stanno ancora cercando di capire che cosa sia avvenuto esattamente tra le due giovani donne, che sono state descritte come amiche di lunga data. Richards in particolare usciva insieme al fratello di Henriques, Ramel.



PRESTITO DA 20 DOLLARI – «Non possiamo commentare le indagini in corso», ha dichiarato una portavoce del dipartimento di polizia di New York, contattata dal giornalista di AOL News, David Lohr. Tuttavia, uno scambio acceso su Facebook lascia intuire una possibile motivazione. Circa tre giorni prima dell’accoltellamento, le due donne avevano avuto una disputa iniziata con un prestito da 20 dollari. Lo scrive il New York Times, secondo cui Richards aveva prestato il denaro all’amica, per consentirle di comperare i Pampers per il suo figlio di 11 mesi. Ma Richards sarebbe diventata furiosa dopo avere scoperto che Henriques aveva speso il denaro per un altro motivo.



LITE SU FACEBOOK – Durante il weekend, la discussione si è aggravata, tra sms e messaggi su Facebook. Secondo il quotidiano inglese Daily Mail, Richards avrebbe postato un messaggio in cui si diceva: «Questo non si fa con nessuno. Non ho figli e mi rifiuto di prendermi cura di chiunque altro. Ho bisogno di quei 20 dollari… Questa è l’ultima volta che mi inganni convincendomi a darti del denaro». Henriques ha replicato: «Non cercare di impressionarmi. Ma non sono il tipo da parlarne su Facebook. Ci vediamo quando torni a casa dal lavoro». La discussione però è proseguita, e in serata Richards ha commentato: «Ride bene chi ride ultimo». Ed Henriques ha risposto a stretto giro: «Lo vedremo».



 

SOCCORSA DALL’AMBULANZA – Circa 24 ore dopo l’ultimo messaggio, Richards si sarebbe recata nell’appartamento di Henriques e avrebbe litigato di nuovo con lei sulla cifra di denaro. La discussione è iniziata nella cucina ed è continuata in una camera da letto, dove Richards è stata accoltellata. La ragazza è collassata in corridoio, dove è stata trovata da uno dei genitori di Henriques. «Kamisha non era nel panico – ha dichiarato al New York Daily News il padre della 18enne -. Anzi, era calma. Ho chiamato l’ambulanza e fatto pressione sulla ferita. Ho fatto tutto quello che potevo per cercare di salvarla». Il personale dell’ambulanza ha trasportato Richards al Brookdale University Hospital and Medical Center, dove è stata dichiarata morta. Gli investigatori avrebbero trovato il coltello da bistecca sulla scena del delitto, seguendo quindi la scia del sangue che portava a un appartamento vicino, dove Henriques è stata arrestata.

VITTIMA CRIMINOLOGA – Secondo il Times, Henriques studia alla John Adams High School, mentre Richards si è diplomata al John Jay College nel maggio scorso con una tesi sulla giustizia criminale. La 22enne ha lavorato come guardia di sicurezza alla JPMorgan Chase di Manhattan e aveva intenzione di frequentare la Brooklyn Law School. I responsabili di JPMorgan Chase, contattati dal Wall Street Journal, hanno dichiarato: «Siamo molto rattristati da questa tragica situazione, e i nostri pensieri e preghiere vanno alla famiglia e agli amici di Kamisha. Era una straordinaria impiegata che aveva una meravigliosa reputazione tra i suoi colleghi, e ci mancherà profondamente».

 

POST SU FACEBOOK DAL CARCERE – E nonostante Henriques si trovi in custodia cautelare, in questi giorni ha pubblicato un messaggio sulla sua bacheca di Facebook. Dice: «Non posso lasciare che questo accada. Sono dispiaciuta, faccio le mie condoglianze alla sua famiglia. Riposa in pace Kamisha». Mentre Nicole Colter-Henry, madre di Richards, contattata dal New York Times nella sua casa nel quartiere di Jamaica, nel sobborgo newyorkese di Queens, ha spiegato di avere cresciuto la sua famiglia a Cypress Hill Houses, ma di essersi trasferita perché si sentiva stanca. La donna, circondata dalle foto delle sue figlie, ha aggiunto: «Volevo qualcosa di meglio per loro. Non rivedrò più Kamisha. E tutto per 20 dollari».

 

(Pietro Vernizzi)