Ras Lanouf, importante centro petrolifero in Cirenaica, una palazzina è stata bombardata. Non si hanno notizie sui feriti. Intanto gli insorti rispondono al fuoco con le batterie antiaree
Cresce la tensione ed è giallo sulle trattative tra Gheddafi e i ribelli. Da una parte Mustafa Abd al Jalil, presidente del Consiglio nazionale dei ribelli, rivela di avere ricevuto una proposta perché Gheddafi esca di scena ed ha dichiarato ad Al Jazeera che al Colonnello sarà garantita l’immunità se lascerà le redini del potere. D’altro canto, Tripoli nega.
Intanto anche l’Organizzazione della conferenza islamica si dice favorevole ad un pattugliamento aereo, mentre c’è stato un primo importante contato tra i ribelli e l’Europa: Mahmoud Jebril e Ali Al-Esawi, due esponenti del consiglio nazionale libico, creato sabato dall’opposizione sabato scorso, sono giunti al Parlamento europeo invitati dal leader dei liberaldemocratici, l’ex primo ministro belga Guy Verhofstadt.
In Libia i combattimenti continuano. E’ stata bombardata, in particolare, Ras Lanuf, in Cirenaica, importante centro petrolifero conteso tra i governativi e gli insorti. I caccia bombardieri hanno effettuato 4 raid, ed una palazzina, per la prima volta, è stata centrata. Non si hanno notizie dei feriti. Un corrispondente di Reuters fa sapere: «E’ stata colpita una palazzina, il fumo e la polvere hanno invaso l’area dell’esplosione. Uomini sono accorsi urlando “Allahu Akbar” (Allah è grande)». Il giornalista ha aggiunto che la casa sarebbe stata evacuata.
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