Sarebbero dieci i morti nei violenti scontri accaduti questa notte tra musulmani e cristiani copti al Cairo. Almeno 45 i feriti. Dei dieci morti, otto sono cristiani copti. Gli incidenti si sono verificati nel quartiere del Cairo di Moqqatam. Gli incidenti sono scoppiati in seguito a una protesta durate tre giorni, nella quale i cristiani protestavano per l’incendio della chiesa di Atfih, avvenuto venerdì scorso, a opera di musulmani.
I copti protestano da giorni per gli atti di violenza subiti, l’ultimo dei quali l’incendio della chiesa, e avevano bloccato una via di grande comunicazione. I musulmani hanno iniziato a tirare pietre e ad attaccarli. I militari, presenti sul posto hanno sparato in aria per tentare di far cessare i tafferugli. Secondo un sacerdote copto, tutte le vittime presentano ferite da armi da fuoco.
Ieri pomeriggio i cristiani manifestavano davanti alla sede della radiotelevisione pubblica quando un gruppo di musulmani salafiti è arrivato a fare una manifestazione davanti agli uffici del governo Protestavano contro il caso di una cristiana sposata a un copto che sarebbe sparita dopo essere diventata musulmana. Una scusa che ha usato anche Al Qaeda per giustificare le stragi di cristiani in Iraq.
Nonostante i violenti scontri tra le due fazioni, stamane ci sono già 4mila cristiani che manifestano ancora davanti agli uffici della televisione. Fonti dell’apparato di sicurezza hanno reso noto che in nottata è stato rilasciato il religioso copto arrestato con l’accusa di aver falsificato i documenti della donna convertita all’Islam. La cui liberazione era una delle richieste dei dimostranti.