Il presidente dell’Udc e vicepresidente della Camera Rocco Buttiglione, chiede all’Europa un impegno maggiore per fermare, in Egitto, le violenze contro i cristiani copti.

Sale la tensione in Egitto a causa del crescendo di violenze nei confronti dei cristiani copti. Sono 10 i morti negli scontri, verificatisi in nottata, nel quartire Moqqatam al Cairo. tra copti e musulmani mentre, secondo il ministero della Sanità i feriti sarebbero 110. Alcuni di loro riportano ferite da arma da fuoco fratture e contusioni alla testa.



Le violenze sono scoppiate al culmine di tre giorni di proteste da parte dei cristinian in seguito al rogo appiccato ad una chiesa ad Atfih, a sud del Cairo. Secondo un religioso locale i manifestanti sono stati attaccati da “delinquenti e salafiti” armati, che hanno, tra l’altro, dato alle fiamme abitazioni e negozi. Secondo il sacerdote, sono almeno sei i cristiani uccisi. «Guardiamo con sgomento e preoccupazione alle violenze religiose che stanno accadendo in Egitto con l’uccisione di numerosi cristiani copti», ha dichiarato in merito alle violenze, il presidente dell’Udc Rocco Buttiglione. «Ancora una volta – ha aggiunto – questi atti persecutori non possono passare nell’indifferenza internazionale».



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Tali attacchi, secondo il vicepresidente della Camera, sono «tanto più terribili in questo momento perché sono segno del rischio che sfiorisca precocemente la primavera araba». La rivoluzione pacifica condotta da cristiani e arabi insieme nelle scorse settimane potrà avere successo unicamente se avrà come riferiometo chiaro il «rispetto dei diritti umani, civili e religiosi di tutti i cittadini, ovviamente inclusi i cristiani e le donne».

 

In particolare, secondo Buttiglione, è compito dell’Unione Europea e dei governi occidentali non ignorare la questione ma attivarsi per impedire che «l’attecchimento del radicalismo islamico sulle ceneri dei regimi crollati».