Decine di uomini, in Alaska, hanno marciato con indosso dei tacchi a spillo per manifestare la loro solidarietà nei confronti delle donne vittime di violenze sessuali.

Uomini con i tacchi a spillo. Tacco 12. Una trovata originale, ai limiti del bizzarro. Avviene in Alaska, ad Anchorage, dove un gruppo di uomini ha deciso si solidarizzare con le donne vittime di violenze. Il perché dei tacchi è presto detto: lo slogan dell’iniziativa, in americano, recita: «Cammina un miglio nelle sue scarpe». Il fatto è che, «mettersi nei panni degli altri», si dice, appunto, «in others’ shoes».



E così, un folto gruppo di uomini, alcuni dei quali corpulenti e barbuti, hanno partecipato alla marcia, la quarta, all’interno di un corridoio dell’università di Anchorage, per realizzare il loro intento benefico. Ovvero, raccogliere fondi per finanziare un’associazione no-profit locale che si occupa delle vittime di stupri e violenze, la Standing Togheter Against Rape. Molti dei partecipanti, che hanno detto di aver – per l’occasione – tirato fuori le scarpe della nonna, sbandavano visibilmente. 



Si è trattato di un momento di allegria che, tuttavia, non ha inficiato la gravità del messaggio: tutti gli aderenti all’iniziativa hanno, infatti, dichiarato di voler «cancellare le violenze sessuali e tutti gli altri atti di violenza contro le donne». Secondo molti di loro, inoltre, dare un tono umoristico alla marcia ha contribuito a renderla comunicativamente più efficace. Tra gli altri, vi hanno preso parte Walt Monegan, ex capo della polizia statale, ora ha capo dell’Alaska Native Justice Center.

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