GBAGBO CATTURATO – Le forze del presidente legittimo della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara, appoggiate dalle truppe di Francia e Nazioni Unite, hanno catturato il suo rivale Laurent Gbagbo, da giorni sotto assedio nel suo bunker ad Abidjan. Lo riferisce l’agenzia France Presse, che sottolinea come la cattura sia avvenuta al culmine di una crisi sanguinosa durata mesi. Quasi profetiche le parole di Patrick Achi, portavoce cattolico e ministro del governo del musulmano Ouattara, che in un’intervista rilasciata a Ilsussidiario.net pubblicata in mattinata aveva rivelato di «essere fiducioso nella vittoria», in quanto «i generali e l’esercito hanno ormai abbandonato Laurent Gbagbo e con lui combattono solo i mercenari liberiani e i miliziani composti in larga parte da teenager».



Gbagbo, che è al potere dal 2000 e ha rifiutato caparbiamente di ammettere la sconfitta alle elezioni presidenziali di novembre, è stato catturato e messo agli arresti nel quartier generale temporaneo del suo rivale, all’Hotel Du Golf di Abidjan. Con Gbagbo ci sono la moglie Simone e il figlio Michel. «L’incubo è finito», ha annunciato Guillaume Soro, primo ministro di Ouattara ed ex leader dei ribelli parlando al canale televisivo dell’accampamento del presidente. La portavoce di Ouattara, Anne Ouloto, ha dichiarato all’AFP che l’ex coppia presidenziale è stata portata all’Hotel Du Golf, dove il partito di Ouattara è rimasto per mesi sotto assedio da parte delle forze di Gbagbo.



GBAGBO CATTURATO – Il presidente deposto è stato portato nel quartier generale di Ouattara alle 14 ora italiana (le 13 ad Abidjan), poco dopo il suo arresto. «E’ qui con la moglie e il figlio Michel. Posso vederli in questo momento», ha aggiunto Ouloto, parlando al telefono con la AFP dall’ex resort sul lato della laguna trasformato ora in un accampamento armato protetto dalle ex truppe ribelli e dai peacekeeper dell’Onu. La situazione in altri distretti di Abidjan, alcuni dei quali controllati dai lealisti di Gbagbo tra cui Plateau, il distretto economico nel centro della città, e la vicina Cocody, non è immediatamente chiara dopo l’arresto di Gbagbo.



 

In un primo momento, i testimoni hanno riferito di avere visto le forze pro-Ouattara entrare nell’accampamento residenziale assediato di Gbagbo, da cui sono state ripetutamente respinte, mentre i veicoli corazzati di Francia e Nazioni Unite si schieravano su una strada vicina. Le truppe francesi e i caschi blu dell’Onu stanno martellando le forze di Gbagbo da domenica, nel tentativo di distruggere le armi pesanti che sono state ripetutamente utilizzate contro i civili. I cadaveri ricoprono le strade della ricca capitale commerciale della nazione dell’Africa Occidentale, dopo giorni di combattimenti strada per strada.