Scappare all’estero. Un sogno che torna ciclicamente di moda. Un sondaggio condotto da una società bancaria internazionale ha individuato i dieci paesi al mondo dove è più facile trovarsi a proprio agio. Ecco quali sono
Non sono solo le popolazioni del Terzo mondo a cercare una nuova patria, una nuova nazione dove impiantare una nuova vita. Seppur mossi da altri motivi che non la disperazione di chi giunge dai paesi poveri ad esempio dell’Africa, anche molti appartenenti al “ricco” mondo occidentale talvolta mollano tutto e fuggono in un’altra nazione. Dove impiantare una nuova vita, magari più a misura d’uomo, con altri ritmi e altre possibilità. HSBC, una società bancaria internazionale che si occupa di business commerciale in tutto il mondo, ha recentemente condotto un sondaggio per verificare in quali paesi sia più consigliabile per i propri clienti aprire nuove società ma anche dove sia più facile recarsi a vivere in modo stabile. Alla fine il sondaggio ha rivelato aspetti che non riguardano solo quello economico, ma proprio lo stile di vita di alcune nazioni dove è più facile essere accolti e iniziare una nuova vita.
Per effettuare il proprio sondaggio, HSBC ha interrogato 4.127 espatriati in più di cento paesi diversi tra aprile e giugno del 2010. Alla fine, per avere un risultato ottimale del sondaggio, sono state eliminate le nazioni con meno di 30 residenti perché considerati dati insignificanti. Il computo finale è stato fatto su un totale dei 25 nazioni. Alle persone a cui è stato posto il sondaggio, venivano chieste informazioni riguardanti la situazione economica del paese stesso, le condizioni in cui vengono cresciuti i figli e la loro esperienza generale in quel determinato paese. Per determinare i paesi più “amichevoli”, si sono osservati i dati relativi a quattro categorie: la capacità di fare amicizia con la popolazione locale, la capacità di imparare il linguaggio locale, la capacità di integrarsi nella comunità locale e il modo in cui ci si è adattati alla cultura locale.
Ed ecco la classifica. I primi tre paesi al mondo dove ci si trova maggiormente a proprio agio in caso di “fuga” all’estero sono, nell’ordine, il Canada, le Isole Bermuda e il Sud Africa. Questo, come spiegano anche i responsabili del sondaggio, anche perché più dell’80% delle persone che hanno risposto al sondaggio e che vivono in quei tre paesi sono tutti madrelingua inglesi, e in quelle tre nazioni la lingua ufficiale è proprio l’inglese.
Questo anche se, come ha detto qualcuno, alle Isole Bermuda ad esempio si parla anche una lingua propria diversa dall’inglese che molti degli espatriati residenti lì non hanno mai imparato. Ma l’inglese viene comunque parlato da tutti i residenti. A seguire, al quarto e al quinto posto dei paesi più amichevoli, gli Stati Uniti e l’Australia. In modo sorprendente, poi, nella lista dei paesi dove si è accolti meglio, si trovano anche Singapore e Hong Kong. Gli espatriati che vivono qui non danno il loro punteggio favorevole alla lingua, ma ai servizi pubblici di trasporto e al sistema sanitario, giudicati ottimi entrambi. Ma quali sono i paesi dove si è accolti peggio? A giudicare dalla classifica, che li vede nelle ultime tre posizioni, sarebbero Regno Unito, Malesia e Germania. Al sesto posto infatti si trova poi la Spagna, al settimo la Francia, all’ottavo il Regno Unito, al nono la Malesia e al decimo la Germania. Questo per quanto riguarda la Top Ten, perché poi scendendo ancora più in basso nella classifica si trovano Olanda e India.