Quattro reporter, a Misurata, in Libia, sono stati colpiti. Due di loro, Tim Hetherington e Chris Hondros sono rimasti uccisi. Seguivano sul campo l’assedio ai ribelli.

In Libia, a Misurata, sono rimasti coinvolti nei combattimenti quattro giornalisti occidentali. Due di loro sono morti, gli altri sarebbero rimasti feriti. I reporter che hanno perso la vita si chiamavano Tim Hetherington e Chris Hondros. Si trovavano al fronte per seguire da vicino l’assedio che le forze rimaste fedeli a Gheddafi hanno lanciato contro i ribelli asserragliati da mesi nella città.



Erano estremamente noti nell’ambiente, vincitori di premi internazionali. Hetherington, di Liverpool, aveva 41 anni ed era stato coautore di una filmato nominato agli Oscar, quest’anno come miglior documentario. Il video raccontava la vita di un plotone di soldati Usa in Afghanistan, “Restrepo”. Il giornalista, per conto di Vanity Fair, aveva vissuto con una squadra militare incaricata della difesa di una collina il cui nome era quello di un medico militare morto in guerra, Restrepo, appunto. Nel 2007, grazie ad una foto di un militare Usa che si copriva il viso dopo un giorno di battaglia era stato premiato con il Word Press Photo.



Chris Hondros, invece, 41enne di New York, lavorava per Getty Images. Nel 2004 era stato finalista per l’assegnazione del premio Pulitzer nella categoria Breaking News, mentre nel 2005 ha ottenuto il riconoscimento più prestigioso per i fotoreporter, il Robert Capa. Un terzo giornalista colpito è Michel Brown e mentre un quarto, finora, è stato identificato solo con il nome di Guy.

 

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