Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, ha incontrato ieri 150 leader di varie confessioni cristiane. L’incontro è avvenuto per il secondo “Easter Parayer Breakfast”, la colazione di preghiera pasquale presso la Casa Bianca. Obama ha salutato i convenuti con le parole “Gesù il nostro Salvatore ha portato via i peccati del mondo”.



“Viviamo perennemente nelle angustie e nelle preoccupazioni del nostro impegno quotidiano” ha detto nel corso del suo discorso. “Ma poi arriva la Settimana Santa, il trionfo della Domenica delle Palme, l’umiltà di Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli. La sua marcia del Calvario, il dolore e la vergogna della croce. E ci viene ricordato che in quel preciso momento, Egli prese su di sé i peccati del mondo passato, presente e futuro. Ed estese su tutti noi l’indicibile dono di grazie salvezza attraverso la Sua morte e resurrezione”. Il presidente degli Stati Uniti ha poi aggiunto citando il libro di Isaia: “Lui è stato ferito per colpa del nostro peccato, è stato colpito per via delle nostra iniquità. Questa “amazing grave”, questa grazia straordinaria mi induce a riflettere. E mi porta a pregare. Mi fa chiedere a Dio perdono per tutte le volte che non ho mostrato grazia verso il prossimo, per quelle volte che ho fallito. Mi obbliga a pregare Dio per il dono del nostro figlio. Suo Figlio e nostro Salvatore”.



Obama ha poi ricordato che il giorno della Pasqua è per noi un modo per ricordare di mantenere un giusto bilanciamento nel mezzo delle situazioni critiche della nazione e delle nostre vite indaffarate. Durante il precedente incontro di preghiera, Obama aveva detto come le sfide che deve affrontare nel suo incarico di presidente compresa la recessione economica, hanno rinforzato la sua fede.

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