Sarebbe terminata la lunga battaglia di Misurata. Il vice ministro degli esteri libico, Kaim, ha annunciato oggi il ritiro delle truppe fedeli a Gheddafi. Lo stesso vice ministro ha detto in televisione che sono stati i bombardamenti della Nato a impedire alle truppe di Gheddafi di riprendere la città, dopo i violenti scontri degli ultimi giorni in cui hanno perso la vita anche due fotoreporter occidentali.



A Misurata il controllo dovrebbe passare ai leader delle tribù. «La situazione a Misurata sarà affrontata dalle tribù e dalla popolazione e non dall’esercito libico» ha detto l’esponente del governo di Gheddafi. Infine il ministro ha criticato l’impiego dei dreni, gli aerei senza piloti, da parte degli americani, definendolo un nuovo crimine contro l’umanità. Attacco con i droni il primo dei quali c’è stato proprio oggi. I droni, Predator, usano missili Hellfire e avrebbero colpito edifici governativi a Tripoli. Le ultime notizie dalla Libia dicono poi che due giornalisti europei sono attualmente detenuti dalle forze di Gheddafi. Nelle scorse settimane ne sono scomparsi circa 15. Anton Hammerl, uno fotografo freelance sudafricano è stato arrestato dalle forze governative all’inizio del mese.



Le autorità libiche hanno assicurato al governo sudafricano che il giornalista sta bene e presto potrà parlare con i suoi familiari, secondo quanto riporta il sito Global Post. Ha invece potuto telefonare alla famiglia negli Stati Uniti, Clare Morgana Gillis, freelance per il Christian Science Monitor, The Atlantic e USA Today, catturata lo scorso 5 aprile nei pressi di Brega. Ai genitori la giornalista ha detto che sta bene ed è detenuta in un carcere femminile di Tripoli.

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