Sarebbero stati ben otto i raid aerei della Nato che questa notte hanno avuto come bersaglio Tripoli e in special modo il bunker del Colonello Gheddafi. Le fonti ufficiali libiche parlano di bombe anche contro la sede dell’alta commissione per l’infanzia, sottolineando un bilancio con almeno quattro bambini feriti di cui due in modo grave. Colpita anche la sede di una agenzia di spionaggio e la televisione di Stato libica. L’obbiettivo principale era comunque il bunker dove si nasconde il dittatore libico Gheddafi. Proprio ieri il segretario generale della nato Rasmussen aveva rilasciato una dichiarazione nella quale sottolineava che per Gheddafi la partita era chiusa, non avrebbe futuro, né lui né il suo regime. I ribelli libici parlano di diversi attacchi nei giorni scorsi a depositi di armi dell’esercito a trenta chilometri a sud est di Zintan, più altri obiettivi a est di Misurata. Secondo il responsabile delle operazioni umanitarie Amos, dall’inizio della guerra civile sarebbero almeno 750mila i libici che hanno lasciato il proprio Paese.



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