Attraverso lo yemenita Nasser al-Wahishi, Al Qaeda torna a minacciare l’occidente e in particolare gli Stati Uniti. Il leader di Al Qaeda nella penisola arabica, a capo di una formazione nata nel 2009 dalla fusione di gruppi yemeniti e sauditi, ha rilasciato un messaggio sulla Rete in cui avverte l’America che presto si pentirà di aver ucciso Osama.



La jihad, la guerra santa, dice, sarà intensificata, la questione dopo la morte dello sceicco non è chiusa, anzi, il peggio deve ancora venire. Vi pentirete, dice al-Wahishi, vi morderete le mani e rimpiangerete i giorni dello sceicco. Il leader yemenita è considerato il responsabile del fallito attentato sul volo Amsterdam-Detroit del 25 dicembre 2009 e dell’invio di pacchi bomba intercettati a Dubai e diretti negli Usa dell’ottobre 2010. Intanto c’è una sorta di giallo sulla sorte di un figlio di bin Laden, Hamza, di 20 anni, che già nel 2001 quando aveva 10 ani era apparso in un video insieme al padre e da molti era indicato come l’erede principale dello sceicco del terrore. del ragazzo non si sa più nulla dopo il raid americano che ha portato alla morte del padre, ma è che vero che non sia così sicuro che si trovasse nell’abitazione pachistana. Inizialmente era stato dato per morto nel blitz, ma poi il governo americano ha detto che si trattava del fratello Khalid, di 22 anni.



Quindi hanno comunicato che non risulta alcuna persona mancante dopo il blitz. La madre, una delle tre mogli di Osama, è in stato di arresto da parte delle autorità pachistane. Hamza bin Laden è sospettato di aver organizzato la morte del presidente pachistano Benazir Buttho: lei stessa, nella sua biografia uscita postuma, scrive che il ragazzo aveva in mente di assassinarla.

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